Va controcorrente nel marasma di prolungato ed evidente immobilismo delle numerose istituzioni preposte alla problematica “acqua pulita del mare”, il sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi che invia una missiva all’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Sergio De Caprio.
“E’ mia premura – scrive – informarla che, ad oggi, la Iam, società che gestisce il depuratore consortile di Gioia Tauro, non ha ritenuto di aderire alla sua richiesta del 7 luglio 2021 con la quale chiedeva il tracciamento della condotta sottomarina di scarico, in contraddittorio con il Comune di San Ferdinando. Inadempienza irrispettosa, mentre il tratto costiero Gioia Tauro, San Ferdinando, Nicotera, continua ad essere soffocato dall’abbraccio maleodorante delle acque melmose provenienti da Nord, dalla foce del Mesima e da Sud dallo scarico Iam“.
Un abbraccio, per Tripodi, che le popolazioni costiere subiscono, ormai da anni, non per punizione divina, ma per la “protervia criminale – dichiara il primo cittadino – di uomini senza scrupoli che considerano il fiume e il mare una pattumiera generosa dove smaltire tutto il loro materiale immondo. Lo stesso biasimo, ritengo, meritino tutti coloro che, chiamati a vigilare e impedire, esibiscono limiti di competenza, assenza di disposizioni, inoppugnabili risultati scientifici, allusivi cenni a responsabilità superiori“.
Incalza il sindaco di San Ferdinando: “in tanti anni di appassionate quanto inutili denunce – afferma -, ho interiorizzato la convinzione che l’onesta sensibilità di pochi non potrà mai abbattere quel muro inespugnabile dietro il quale si nascondono molte fragilità deontologiche, protezioni occulte e le tante opacità di interessati manutengoli. Non mi considererò sconfitto fino a quando mi sorreggerà la determinazione a lottare contro la barbarie e contro la cultura del disprezz0 e dell’accidia“.
- Tags: Andrea Tripodi, Iam, Sergio De Caprio