Finita l’estate, il gruppo consiliare Movi@Vento fa il punto sulle scelte politico-amministrative della maggioranza guidata dal sindaco Giuseppe Marasco che, a detta dei consiglieri di opposizione, “fino adesso ha rivelato una gestione fallimentare in tutto e per tutto”.
Ad iniziare dalla questione “mare sporco“. “La cattiva qualità delle nostre acque di balneazione – affermano – ha caratterizzato l’estate appena trascorsa. Ci si chiede: possibile che andare al mare e trovarlo pulito debba essere soltanto un evento straordinario e non un normale spettacolo della natura da potere godere tutti i santi giorni sia da turisti che da residenti? Possibile che non si possa concordare una strategia comune per trovare le cause e stabilire i rimedi più efficaci con il supporto delle autorità regionali competenti, che possiedono mezzi e strumenti? Davvero questa maggioranza ritiene che il mare diventi pulito e praticabile da tutti, soltanto negando quelle inquietanti strisce marroni che si possono “ammirare” persino da “dietro il castello”, quando la voglia di tuffarsi nel nostro mare, diventa l’unico rimedio contro la calura estiva? Per questo gravissimo problema nulla è stato fatto. Non dopo la delibera da noi proposta e approvata all’unanimità il 4 luglio 2019, con la quale il consiglio comunale aveva deciso di promuovere un coordinamento dei sindaci della costa, con capofila il nostro Comune”.
Anche per la gestione rifiuti “il nostro comune – dichiarano i consiglieri di Movi@Vento – a causa di una ditta fin da subito funzionante a scartamento ridotto, si è trovato, spesso, e per giorni, invaso dalla spazzatura, senza lo spazzamento e lo sfalcio delle erbe, le potature, ecc. Tutto ciò senza che i nostri amministratori prendessero alcun provvedimento. E ciò malgrado la diffida decisa con delibera consiliare del 4 luglio 2019 cui non è stato dato alcun seguito”.
Così i servizi sanitari. “Partiti in quarta con selfie e post trionfalistici – affermano -, di concreto purtroppo non si è visto nulla, anzi siamo passati nel silenzio più totale, da una guardia medica h24 ad h12 nonché alla perdita di importanti prestazioni sanitarie. Neanche la manifestazione di protesta dei cittadini, avvenuta il 13 settembre scorso, è riuscita a stimolare la maggioranza. E’ da prendere ad esempio in questo il sindaco di Gioia Tauro, che guidando la protesta dei suoi concittadini, ha ottenuto la riapertura del Pronto Soccorso”.
Per la gestione dell’acqua. “L’acqua è mancata spesso ai rubinetti delle nostre case – dichiarano -, con l’aggravante della mancanza assoluta di preavviso e di spiegazioni circa le cause vere. A ciò si aggiunga: il divieto d’uso dell’acqua di importanti fontane pubbliche come quelle di Comerconi e la mancata realizzazione di un pozzo di fondamentale importanza a Preitoni”.
Infine la situazione delle strade. “Permangono i gravi pericoli per la sicurezza, legati allo stato della SP30, sia per lo stato del manto stradale sconnesso, sia per la mancata pulizia delle cunette. Per non parlare dell’instabilità dei versanti e dei rischi connessi a possibili cadute di massi e colate di fango in concomitanza e particolari eventi meteorici. Per quanto riguarda la rete stradale cittadina, lasciano a desiderare i ripetuti interventi di bitumazione “a macchia di leopardo”. A tutt’oggi, infine, non si sono ancora visti gli interventi di rifacimento della segnaletica stradale orizzontale, con particolare riferimento agli attraversamenti pedonali, complanari e sopraelevati, soprattutto sul lungomare dove questa estate si sono più volte sfiorati incidenti gravi ai passanti”.
Per i consiglieri di minoranza sono ormai due anni che non viene fatta una disinfestazione e derattizzazione che solo grazie alla richiesta di Movi@Vento si sarebbe provveduto ad attivare. “Ciò nonostante – evidenziano i consiglieri -, la ditta aggiudicatrice non ha dato seguito, a tutt’oggi, alle operazioni previste nella determina. Inoltre, tra luglio e agosto abbiamo anche ricevuto una bella diffida dalla prefettura perché il consiglio non ha approvato il bilancio di previsione nei termini previsti. Bilancio che purtroppo di previsioni concrete contiene poco o nulla. In esso, inoltre, non c’è alcuna coerenza col Dup (Documento Unico di Programmazione) che, a sua volta, appare più un libretto dei sogni di quelli che si confezionano in tante campagne elettorali”.
I problemi riguardano anche altri settori strettamente correlati alla qualità della vita e al sostegno sociale della nostra comunità. “È andato perso – dichiarano i membri di Movi@Vento – un finanziamento per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, perché non è stato presentato alcun progetto. Così come non è stato presentato alcun progetto relativo ad interventi per la messa in sicurezza e/o nuova costruzione di palestre e/o strutture sportive all’interno degli edifici scolastici; nessun progetto è stato presentato per ottenere finanziamenti per le strutture sportive nel nostro comune, che ne avrebbe molto bisogno visto che, frazioni come quella di Marina, non hanno neanche un campo di calcetto. Di cattivo gusto quello che poi è successo con la nomina degli scrutatori, poiché a differenza di quanto successo per il referendum, quando gli scrutatori erano stati sorteggiati per le elezioni regionali, questa volta sono stati scelti con i soliti fogliettini precompilati”.
Quindi, da tutto quanto esposto, per Movi@Vento si deduce che l’attuale maggioranza ha puntato tutto sul fumo da buttare negli occhi ai nicoteresi, “vantandosi di aver ottenuto finanziamenti che, diciamolo, per la maggior parte sono “caduti dal cielo”, trattandosi di fondi ottenuti da richieste precedenti, da parte della terna commissariale, e stanziati, per buona parte, per gli interventi post alluvione 2018 e per il resto, sempre dal governo nazionale e regionale, nell’ambito della ripartizione a diversi comuni calabresi, tra cui, appunto e per fortuna, anche il nostro. E allora invece di urlare ai quattro venti meriti fasulli, sarebbe più che mai opportuno non perdere le opportunità legate ai ricorrenti bandi, per poter investire e progettare all’interno di una visione programmatica fin qui completamente assente che, sola, può offrire un orizzonte di crescita, a partire dal lavoro, alla nostra comunità e al nostro territorio”.
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