“Passione per la lettura” è il tema della mostra libraria e filatelica che sarà inaugurata martedì 7 dicembre alle ore 10,00 presso la Villetta De Nava. L’iniziativa si inserisce nel più complessivo “Progetto Jean De La Fontaine” promosso dal Comune di Reggio Calabria, dal Garante per l’Infanzia della Città Metropolitana, dall’Associazione Culturale Anassilaos e dalla stessa Biblioteca De Nava con il patrocinio del Consolato Generale di Francia La letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, sia in prosa che in versi, copre un arco amplissimo della vita di un bambino/bambina e di un adolescente, dai primi anni ai diciotto, data che segna l’ingresso nella maggiore età, ragione per cui la scelta del materiale librario e filatelico si presenta abbastanza ardua comprendendo testi diversi, ora dedicati in maniera scoperta all’infanzia (Winnie the Pooh di Alan Alexander Milne, “La collina dei conigli” di Richard Adams, il Peter Rabbit di Beatrix Potter) e all’adolescenza ora aventi invece per protagonisti della storia narrata dei bambini o degli adolescenti (è il caso, per citare solo alcuni autori, della canadese Lucy Maud Montgomery, autrice del romanzo “Anna dai capelli rossi”, di Heidi della svizzera Johanna Spyri, di Pippicalzelunghe della svedese Astrid Lindgren e della sua concittadina Selma Lagerlöf – Premio Nobel 1909 – autrice de “Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson”, dell’inglese Charles Dickens con David Copperfield e Oliver Twist, dello statunitense Mark Twain con le “Avventure di Tom Sawyer” e le “Avventure di Huckleberry Finn” , di Louisa May Alcott con Piccole Donne, dello stesso Edmondo De Amicis con “Cuore”, di Carlo Collodi con Pinocchio, di Gianni Rodari, di Roald Dahl con i suoi numerosi romanzi “Mathilde”, “La fabbrica di cioccolato”, “gli sporcelli” . Testi che si presentano spesso come “romanzi di formazione”. Accanto a tali opere un ruolo importante rivestono i romanzi di avventura (Robert Luis Stevenson, peraltro autore dell’inquietante “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, con “L’isola del tesoro”, Jules Verne, il nostro Emilio Salgari, Rudyard Kipling), i romanzi storici e di cappa e spada (l’Ivanhoe dell’inglese Walter Scott, il Dumas autore dei “Tre Moschettieri”, Theophile Gautier autore del Capitan Fracassa); quelli di fantascienza e di orrore – pensiamo al Frankestein di Mary Shelley e al Dracula di Bram Stoker- presenti un tempo nella fascia di età più prossima ai diciotto anni e comunque fatti conoscere negli anni Sessanta/Settanta dall’unico canale televisivo attraverso la trasmissione di film degli anni 30’, rigorosamente in bianco e nero; i polizieschi con l’investigatore per eccellenza, Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle e gli altri fatti conoscere sempre dalla televisione alla più vasta platea di adulti e giovani. Altri testi “fantastici” (fantasy) di sicura lettura sono stati invece l’effetto di pellicole cinematografiche di enorme successo (l’Harry Potter della J. K. Rowling, il “Signore degli Anelli” di Tolkien, le “Cronache di Narnia di Lewis). Occorre anche aggiungere che un qualsiasi testo letterario, come avviene per le favole/fiabe, si presta a letture e interpretazioni molto più complesse e articolate, persino psicanalitiche, come nel caso di “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol o del “Piccolo principe” di Saint-Exupéry o del Peter Pan (il ragazzo che non voleva crescere) di J. M. Barrie. E’ evidente che nell’arco di un età che dall’anno zero raggiunge i diciotto le letture dei bambini che diventano adolescenti e giovani si dispiegano in maniera prodigiosamente diversa a seconda della maturità personale di ciascuno e del contesto familiare e sociale in cui il bambino-adolescente vive; un contesto che si presenta ora più ora meno ricco di stimoli alla lettura e che è impegno della scuola e delle attività culturali promosse sul territorio favorire.
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