Riportare in città lo Sportello unico per l’edilizia, un servizio che la precedente amministrazione ha trasferito a Isca sullo Jonio, in provincia di Catanzaro, creando numerosi disagi a cittadini e professionisti.
È la proposta del gruppo consiliare di minoranza, Joppolo nel cuore. “Il tutto – afferma il capogruppo Valerio Mangialardo – in un’ottica di collaborazione con la maggioranza, al fine di migliorare i servizi comunali e non di peggiorarli, decentrandoli, specialmente in un settore così importante per la gestione e lo sviluppo del territorio”. Il trasferimento risale a maggio, quando, con un determina, il responsabile del Servizio urbanistica del Comune dava incarico di gestione professionale di tutti gli endoprocedimenti di competenza del Sue ad un professionista esterno, Caterina Varano, con studio ad Isca sullo Ionio. “Facendosi portavoce di alcuni professionisti e di alcuni cittadini – dichiara Mangialardo –, che sono stati privati di un servizio essenziale all’interno del municipio, riteniamo legittimo che il Sue trasferito a 120 chilometri da Joppolo venga riportato in sede”.
Secondo i consiglieri, il servizio non è gestibile al di fuori della sede comunale, dove manca la visibilità, il rapporto umano, il confronto personale tra il cittadino e l’istituzione. “L’attuale spesa di circa 8.400 euro – affermano i consiglieri – è onerosa per l’Ente che non rilascia permessi a costruire e le pratiche di Scia e Cila non sono così numerose da incaricare ulteriori tecnici per la loro istruttoria, per cui riteniamo che il tutto può essere gestito direttamente dal responsabile del servizio” anche in relazione alle legge del 2011 che cita testualmente: “Agli adempimenti si provvede nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Mangialardo chiede, altresì, di conoscere le somme complessive incassate dal Comune nel 2021 per oneri relativi alle pratiche edilizie presentate.
