Pasquale Imbalzano ,Coordinatore politico del Capoluogo della Città Metropolitana di “CORAGGIO ITALIA” e per circa 10 anni consigliere comunale di Reggio Calabria, afferma: “Per cultura politica e personale, rifuggiamo sempre dalla tentazione di sottolineare le priorità tra le tante emergenze, quasi sempre datate ed ignorate, che attanagliano l’intero territorio cittadino, con l’intento di sollevare polemiche fini a se stesse e che distano mille miglia dal nostro modo di concepire la politica, anche quando leggiamo periodici annunci su iniziative SEMPRE di là da venire. Lo diciamo dal momento che in questi giorni, dopo aver evidenziato la inaccettabile condizione delle strade all’interno dell’abitato di Tremulini, abbiamo avviato una ricognizione puntuale sulla condizione della enorme periferia della città , dalla frazione Spontone di Catona, alla zona alta e collinare,percorrendo l’abitato tra Modena e Sbarre (via calveri ridotta a poco più che mulattiera), per finire all’estrema periferia di Pellaro-Bocale, atteso che in pieno inverno in alcune realtà la situazione si è drammaticamente aggravata”.
Pasquale Imbalzano ,aggiunge: “ Ed è proprio da PELLARO, ormai una città nella città, e dalle sue trentasei frazioni, che vogliamo partire per chiedere anzitutto all’Amministrazione comunale cosa impedisce di rendere fruibile l’ormai mitico PONTE SUL TORRENTE FIUMARELLA, la cui mancata agibilità costringe ancora oggi gli abitanti di numerose e popolari aree (Lia, Nocille, S. Francesco, Trapezi, Campicello) a delle vere circumnavigazioni, ricordando che il protrarsi dei chilometrici lavori senza apparente motivo, prima della pandemia, aveva già provocato non poche difficoltà alla storica processione della Madonna S.S. del Carmelo. Località che ovviamente vivono in uno stato di profondo disagio per le condizioni delle vie di accesso, per mancanza da anni di qualsiasi ombra di manutenzione”.
Pasquale Imbalzano aggiunge ancora: “Analoga, difficile condizione vivono le frazioni di Testa di Cani, di Bocale I°, II° e Campoli, peraltro, quest’ultima sede del moderno Campo di calcio utilizzato non solo dalla locale squadra di calcio. E cosa dire delle aree a Nord e Sud della S.S. 106, ridotta fino a S. Leo quasi ad un paesaggio lunare per le numerose voragini, da Via del Bergamotto all’abitato di Punta Pellaro fino a Via Collina del Paradiso, che pur abitate da centinaia di famiglie sono, in particolare quest’ultima, accessibili solo attraverso strade sterrate. Al limite della impraticabilità per le macchine e per gli autobus continuano a rimanere l’importante Via Lume- S.Filippo – con le frazioni annesse di Grottello, Feudo e Pantano, cancellate da tempo dalla memoria dell’Amministrazione – e Via Cartisano, passaggio quest’ultimo obbligato per i centri di S.Giovanni e Macellari, accessibili anche da Via Carrubbara, se non fosse ridotta ad un colabrodo permanente”.
Infine Pasquale Imbalzano conclude: “Invitiamo, pertanto, l’attuale Amministrazione, fino a quando sarà in carica, a programmare in tempi brevi un intervento generalizzato di manutenzione ordinaria e straordinaria per tutto il territorio reggino e l’entroterra pellarese, senza dimenticare le frazioni più a Nord e collinari , di Macellari, Curduma, Cavallaro, Amendolea, Paterriti, Pantanello, Occhio, Filici 1°, 2° e S.Leo – Mortara, che ha, quest’ultima, anche la grave peculiarità di un gravissimo problema igienico – sanitario, da eliminare subito e definitivamente, lungo la nuova S.S. 106 , ridotta ad una chilometrica ed indecente discarica di rifiuti”.
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