Dalla recente conferenza Stato-Regioni parte l’invito ad aumentare i punti d’approdo lungo le coste italiane per favorire il rilancio del turismo e della nautica e il dibattito sul porto, reinnescato dall’idea-progetto riproposta dal Rotary nei giorni scorsi, acquisisce un nuovo elemento di spinta. E’ l’ora, in sostanza, di accantonare polemiche, campanilismi e ragionamenti rasoterra per volare più alto nell’interesse della collettività. Tutto ruota attorno all’ubicazione della struttura portuale e alla scelta del progetto da realizzare. In campo, infatti, ci sono due proposte progettuali. La prima è quella redatta una trentina d’anni fa da Marcello Conti su sollecitazione dell’amministrazione comunale e prevede trecento posti barca da realizzare in una vasta area a Sud dell’abitato di Nicotera Marina. La seconda è, invece, quella rilanciata pochi giorni fa dal Rotary club Nicotera-Medma, prevede 800 posti barca e dovrebbe essere realizzata a ridosso della foce del Mesima sfruttando risorse da recuperare all’interno del Pnrr e coinvolgendo anche i comuni di Candidoni, Rosarno e San Ferdinando. Inutile perdere tempo in sterili diatribe. E’ l’ora di portare a sintesi tutte le posizioni in campo e a promuovere il confronto potrebbe essere l’amministrazione comunale cui spetta, comunque, l’ultima parola.
Nicotera da decenni sogna il porto, oggi dalle parole bisogna passare ai fatti. Ci vuole il coraggio di decidere. <Del porto – sostiene Enzo Comerci, coordinatore del movimento “Azione democratica per il Vibonese” – se ne parla da settant’anni. Per due volte sono riusciti a perdere i fondi stanziati. Ora a parlarne è un club di servizio serio e blasonato e anche il momento può essere buono per accedere ai fondi del Pnrr. L’elaborato rotariano è grandioso, ma proprio la sua complessità e il coinvolgimento di più comuni che dovrebbero modificare il loro Psc potrebbero comportare tempi lunghi non in linea col Pnrr>. Per evitare rischi <la strada più agevole – conclude Comerci – è quella della realizzazione del porto-canale con ingresso dal fosso San Giovanni. Il progetto è già in Comune e andrebbe solo adeguato con le indicazioni fattibili del Rotary. I comuni viciniori – non solo quelli della Piana, ma anche Joppolo, San Calogero, Limbadi e Rombiolo – andrebbero coinvolti nell’Ente Porto di futura costituzione. Diversamente si rischia di continuare a fare parole senza alcun costrutto>.
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