Ha riscosso grande successo l’iniziativa a difesa della pineta della frazione Marina promossa dal Movimento 14 luglio. Tanta la gente proveniente anche dai paesi limitrofi, che si è accalcata nei pressi del gazebo allestito dall’associazione al fine di fornire informazioni a riguardo. Da decenni, infatti, la pineta di Nicotera Marina, circa 38 ettari di superficie, 55% di proprietà del Demanio marittimo e 45% in mano a società e privati, a causa dell’incuria, si trova in un profondo stato di degrado aggravato dal proliferare di vegetazione, rovi e sterpaglie e dalla presenza di rifiuti abbandonati. Tanti, negli anni, i progetti pensati da varie amministrazioni comunali per ridare vita al polmone verde nicoterese, bonifica dell’area, riqualificazione e maggiore fruibilità da parte di eventuali visitatori, ma nulla.
“È ormai evidente – affermano i componenti del movimento – che la salvezza di questo bene comune, prima che vada in fumo, è più che mai nelle nostre mani. E se ciò, non sia mai, dovesse accadere, solo allora ci accorgeremmo della ricchezza che esso costituiva e che, per nostra incuria e cecità, avremo perso. Non resta dunque che mobilitarci per difendere questo patrimonio. Alziamo dunque la testa, facciamo rumore, chiamiamo ognuno alle proprie responsabilità. Ma facciamolo in modo pacifico, con un atto d’amore nei confronti di questo nostro bene comune, che finora nulla ha chiesto e tanto ci ha dato”. Nei prossimi giorni, sarà promossa, altresì, una giornata ecologica per ripulire dai rifiuti la pineta e nel contempo portare all’attenzione della comunità e delle istituzioni la necessità e l’urgenza di intervenire per salvare questo prezioso patrimonio. Una storia lunga sessant’anni, quella della pineta nicoterese, testimonianza della fatica di tante persone, “soprattutto donne – dichiarano dal “14 luglio” –, che all’inizio degli anni ‘60 ne piantarono i semi. Da allora è stata la natura a farla crescere e il vento del mare a piegarla, ma non a spezzarla, salvo i tronchi più fragili”, resistendo, così, nell’indifferenza dei proprietari e di quelli preposti al controllo che “fino adesso – per il movimento – hanno disatteso ai loro obblighi e alle loro responsabilità”.
“Sarebbe bello – suggerisce Salvatore – realizzare un percorso naturalistico, sia per la bellezza della pineta, sia per l’importanza ambientale che ha per il paese”.
“Si parla sempre di creare un parco giochi – dichiara Assunta –. Si potrebbe rivitalizzare quest’area con infrastrutture per il tempo libero e piccole zone pic-nic con tavolini e panche, ma soprattutto attrezzarla con giochi per bambini”.
Numerosi anche i cittadini che hanno manifestato la propria indignazione nei confronti di chi dovrebbe intervenire per salvaguardare questo patrimonio che invece versa nel più totale abbandono. Urgenti, infatti, sono la manutenzione dei pini, la rimozione di sporcizia e spazzatura ereditate da troppi anni di incuria e di indifferenza istituzionale.
“Crediamo fermamente – afferma il consigliere di minoranza Maria Adele Buccafusca (Movi@Vento) – che è necessario impegnarsi tutti per salvare un bene comune che trova le sue radici nella fatica di tanti uomini e soprattutto donne che, agli inizi degli anni Sessanta, piantarono i primi semi per dare vita ad una pineta che non può e non deve essere abbandonata. Nessuno si può arrendere al destino nefasto di un bene comune le cui conseguenze potrebbero ricadere su tutto il territorio: i roghi estivi, purtroppo, non sono un’esclusiva di altri luoghi. Dunque, chi di dovere, soprattutto i diretti proprietari tra cui la Capitaneria di porto che detiene il 55% della proprietà, deve intervenire. Mi chiedo se quest’ultima agisce soltanto per controllare le attività commerciali di sua competenza trascurando un luogo meraviglioso che se valorizzato potrebbe contribuire a rendere più appetibile, non solo ai residenti, ma anche ai turisti, il nostro territorio”.