L’arch. Armando Foci afferma: ”Siamo al 100% di spostamenti su gomma nella Piana di Gioia Tauro, a causa dello smantellamento del trasporto pubblico locale su ferro (ex Calabro Lucane)”.
L’arch. Foci continua: ”Con tutto quello che ne consegue in termini di insostenibilità economica, ambientale e di qualità della vita : vale a dire un esagerato consumo di combustibili fossili e costi sempre più crescenti per imprese e famiglie per gli spostamenti individuali, aumento di emissione di gas serra e inevitabili malattie correlate, congestione del traffico nelle Città che ogni giorno diventano sempre più invivibili”.
L’arch. Foci aggiunge: ” Un record poco invidiabile ! Soprattutto oggi che con il PNRR la sostenibilità è diventata il tema dominante.
E in ciò Bologna insegna : una Città di 400 mila abitanti, governata da amministratori lungimiranti, ha colto velocemente le opportunità offerte dal PNRR ed in tempi record (perché da sempre ha solide e collaudate strutture politiche e amministrative, quelle che a noi mancano) si è dotata di progetti che la proietteranno nel futuro “sostenibile”. Ha infatti intercettato ben 4 miliardi di euro per realizzare, fra l’altro, 1.400 ettari di verde pubblico, 1.000 km. di piste ciclabili (14 milioni di €), 3 nuove linee tranviarie (770 milioni di € e 450 milioni di € per potenziare le linee esistenti)”.
E ancora l’arch. Foci continua: ”E ciò è stato possibile anche per aver saputo dotarsi in tempo di un Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, centrato su Tram e Metropolitane, che quasi tutte le medie Città italiane stanno adottando come mezzo più efficiente e sostenibile”.
Infine l’arch. Foci conclude:” È arrivato il momento anche per noi di innescare la marcia della partenza, non è più tempo dei soliti ‘progettini’ comunali che lasciano il tempo che trovano, ma è il tempo ormai di costruire solide strutture politico-amministrative di area vasta, mettere a fuoco una visione condivisa del nostro futuro, elaborare una strategia per dotarci delle infrastrutture materiali ed immateriali che prefigurino la nascita della grande CITTÀ DELLA PIANA.
Non farlo, ora e subito, significherebbe condannare per sempre questo territorio all’eterno sottosviluppo”.