Si è tenuto a Gioia Tauro nella Sala Convegno “Le Cisterne” il Cenacolo Culturale Cassiodoro: grande Magistrato, Politico, Fondatore di Monasteri, Teologo, mistico, Storico e Profeta del VI secolo.
Ha presieduto la tavola rotonda Mons. Francesco Milito Vescovo della Diocesi Oppido Mamertina-Palmi, il quale si è soffermato sulla figura di Cassiodoro religioso, politico e cittadino.
Flavio Magno Aurelio Cassiodoro (485-583) dopo aver trascorso più di 30 anni a Ravenna al servizio di Teodorico, con il venir meno della sua politica di conciliazione tra romani e goti, decise di ritornare a Skillettion, la sua patria, e a Copanello impiantò il Vivarium, il primo esempio di università cristiana d’Occidente, un complesso metà monastero e metà fortezza, per difendersi dagli aggressori.
Cassiodoro possiamo definirlo come l’ultima straordinaria figura del mondo classico ormai al tramonto e uno dei primi padri della nuova civiltà monastica dell’Occidente europeo.
Cassiodoro istituì, in un suo fondo, la prima Università dell’Europa, dove amanuensi e copisti salvarono codici antichi e libri religiosi; questa attività era particolarmente raccomandata da Cassiodoro ai suoi monaci sia come strumento di ascesi e di perfezionamento sia come attività occupazionale. Iniziative analoghe, di fondazione di monasteri di origine signorile, ad opera di ricchi laici, non furono infrequenti nell’Italia del VI secolo; L’importanza di Cassiodoro e del suo monastero e nella Regola, che sicuramente avrà influenzato quella benedettina.
Cassiodoro morì pieno di meriti, quasi centenario.
La sua istituzione non durò a lungo, principalmente per lo stabilirsi nel Sud del dominio bizantino, ostile a un centro di preservazione e diffusione della cultura latina.
Della ricca biblioteca del Vivarium, alcuni codici si ritrovano nelle maggiori biblioteche europee: presso quelle di Bamberga, Wurzburg e Kassel vi sono tracce, nei codici, delle immagini del monastero e dei relativi impianti.
Alla tavola rotonda, sono intervenuti il Presidente Don Antonio Tarzia, Alfredo Focà dell’Università della Magna Grecia, l’Architetto Cosimo Griffo, il pittore Mimmo Morogallo e Mons. Massimo Cardamone.
A seguire si è svolta la premiazione medaglie di Cassiodoro ai soci onorari.
Sono stati premiati: il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio; Mons. Massimo Cardamone, Teologo; don Roberto Corapi, arciprete di Amaroni; il dott. Claudio Tassoni Commercialista; il dott. Francesco Funaro, Imprenditore; la prof.ssa Irene Marvasi e il dott. Santo Strati, giornalista.
Una targa è stata consegnata a Mons. Francesco Milito.
Subito dopo è stato donato al sindaco Aldo Alessio uno stock di libri, tra cui la collana su Cassiodoro.
L’evento è stato intervallato dal tenore Stefano Gagliardi accompagnato al pianoforte dalla prof.ssa Anna Lucia Trimboli.
A seguire, considerata la sinergia fra il centro d’Arte Cultura Bruzio(istitutore del Premio) e l’Associazione Cassiodoro si è si è tenuta la XXVI° Edizione del Premio “Calabria-America”.
Il prestigioso premio, si pone come intento prioritario quello di contribuire a rinsaldare i vincoli fra i Calabresi “sparsi” nel mondo e la loro terra d’origine.
Il Presidente del Premio Mimmo Morogallo, denominato il pittore con la valigia, avendo girato il mondo per valorizzare luoghi e culture calabresi, ha affermato: ” Questo premio ha una finalità non irrilevante che si intende raggiungerla, esaltando l’intelligenza, la laboriosità e le alte qualità morali di quei nostri corregionali, che fuori dalla loro terra natia, sono riusciti, spesse volte, in contesti socio-ambientali difficili, ad affermarsi fino a raggiungere le più alte vette del successo. La manifestazione, inoltre offre l’occasione di analizzare e di dibattere il problema, dello sviluppo socio-economico della Calabria in relazione al contributo dei calabresi residenti in oltre regione del mondo, grazie anche al contributo di Giornalisti, Docenti Universitari e di altri studiosi del settore”.
Negli anni il riconoscimento è diventato “ambasciatore” ed anello di congiunzione fra la Calabria e i suoi molti figli disseminati in tanti paesi dei cinque continenti.
Nei suoi molti viaggi Morogallo ha avuto modo di conoscere l’attaccamento, la nostalgia e la sofferenza di tutti i calabresi residenti all’estero. Tutti, grazie al loro impegno e alla loro generosità hanno esaltato la grandezza della stirpe “bruzia”.
Dopo l’intervento del prof. Carmelo Carabetta, il quale si è soffermato sull’importanza del Premio Calabria-America, quale fenomeno culturale e sociale; hanno ricevuto il premio: Alfonso Rombolà, imprenditore; Davide Manganaro, Regista e Produttore; Frank Carioti, Ingegnere Sidney Australia e il tenore Stefano Gagliardi.
Premio Speciale a don Antonio Tarsia.
Nel ricevere il premio, tutti hanno sottolineato il loro amore e il loro attaccamento per la Calabria.
Hanno presentato i due eventi i giornalisti Domenico Careri e Caterina Restuccia.
Numeroso il pubblico presente tra cui autorità religiose, civili e militari.