ll teatro è la maniera più divertente di raccontare una storia, perché mette insieme elementi molto efficaci, come la parola, la gestualità, la musica e la danza.
Può anche affrontare temi seri della vita, facendoci riflettere, senza mai annoiarci.
Recitare è una professione stimolante e molto divertente.
Insomma il teatro è pura passione.
Una passione che non morirà mai, perché, come diceva il grande Eduardo De Filippo: ”Fino a quando esisterà un filo d’erba vero sulla terra, ci sarà un filo d’erba finto sul palcoscenico”.
Ebbene, a Taurianova, l’assessore Maria Fedele, annuncia che la magia del teatro continuerà ancora con “ 1 2 3 Teatro Summe Edition.
Tre importanti appuntamenti che si terranno il 30 agosto, il 4 settembre e il 10 settembre.
Il 30 agosto con “La signora Genesia”di e con Elena Garu.
La signora Genesia è una casalinga particolare, perchè in tutte le faccende
domestiche mette un tocco di ironia.
A volte è un po’ burbera soprattutto con gli uomini che hanno bisogno di una
raddrizzata, ma da brava donna del Sud è vogliosa di fare bella figura con i suoi ospiti e si impegna al massimo.
Con il suo carattere irriverente e la sua abbondanza provoca e coinvolge il
pubblico con le sue gag.
Il secondo appuntamento il 4 settembre con la “Compagnia Teatro del Carro” che presenterà l’opera “I luoghi che vorrei”, con Anna Maria De Luca, Luca Maria Michienzi, Amalia Lostumbo, Francesco Gallelli, ideazione e regia Luca Maria Michienzi
Un percorso poetico ideale per i borghi storici, ma adattabile a qualunque contesto, della durata di circa 45 minuti. Un viaggio alla scoperta dell’essenza della Calabria attraverso alcune delle sue voci migliori: Alvaro, Argiroffi, Costabile, Curcio, Michienzi, Rèpaci.
L’esperienza è adatta ad un pubblico di estrazione eterogenea, giovani e meno giovani, di provenienza regionale ed extra-regionale. Lo spettatore locale riconoscerà le sue radici e la sua cultura, ma l’excursus di argomenti trattati dai celebri pensatori calabresi riguarda la vita di tutti: natura e paesaggio, famiglia e comunità, sogno e realtà.
Infine il 10 settembre “Il menù di Re Artù”, tratto dal testo originale di Marco Zoppello, con la regia di Renzo Pagliaroto.
Protagonisti Tino Calabrò, Stefano Cutrupi e Silvana Luppino.
In questa storia, i Cavalieri della Tavola rotonda non sono più tanto
eroici: Re Artù è un grassone pigro e viziato, Lancillotto è un abile
mangiatore di biscotti al volo e Mago Merendino, il giovane stregone di
corte è un cultore del fastfood che ha messo tutti all’ingrasso e
ribattezzato la Tavola Rotonda “Tavola’s Rotonda’s”, con un logo e
succursali sparse in tutto il regno. Con le sue “magie in padella” in un
attimo è in grado di preparare succulenti piatti, dall’aspetto invitante ma
poveri di sostanza. L’imperativo è essere alla moda: bevande gassate e
colorate o patatine ai gusti strani sono i cibi più consumati nel regno
mentre frutta e verdura sono assolutamente out. Il povero Nespola,
buffone di corte e servo del re è l’unico a mantenere un’ottima forma,
grazie alla sua dieta, basata sui piatti della tradizione del territorio e
costituita da ingredienti sani, coltivati direttamente da lui. La principessa
Ginevra però, è stanca di vedere il suo Artù e i cavalieri diventare sempre
più grassi, dipendenti dai cibi e dalle mode alimentari imposti da
Merendino e con l’aiuto di Nespola, dei suoi piatti e di un piccolo e
benevolo inganno riuscirà a far capire quanto sia nociva la dieta che i
cavalieri stanno seguendo e ripristinare nel regno una sana alimentazione.