Il 25 novembre a Cinquefrondi

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Ieri, venerdì 25 novembre, come ogni anno in occasione della ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Cinquefrondi, primo comune d’Italia ad aver inserito nel proprio statuto l’obbligo di costituirsi parte civile accanto ad ogni donna vittima di abusi, non ha voluto naturalmente far mancare il sostegno all’iniziativa, organizzando presso la sala consiliare del municipio, un evento alla presenza delle istituzioni, dei cittadini, delle associazioni, e soprattutto delle scuole, nello specifico una rappresentanza di alunni del liceo musicale di Cinquefrondi, che hanno inoltre straordinariamente contribuito eseguendo quattro brani inerenti la tematica. Nel corso del dibattito che ha previsto interventi ricchi di spunti a cura del Sindaco Michele Conia, della professoressa Nelly Creazzo, e di alcuni volontari del servizio civile universale di Cinquefrondi, (che hanno anche sapientemente partecipato all’organizzazione dell’evento), sono state ricordate alcune vittime di questa strage di Stato che è il femminicidio. Donne come Roberta Lanzino, alla cui memoria Cinquefrondi dedicherà un centro antiviolenza, Anna Maria Scarfò, cittadina onoraria di Cinquefrondi, e la mai dimenticata Lea Garofalo a 13 anni dal suo brutale assassinio.

 

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Anna Maria Stanganelli, Garante della Salute della Regione Calabria :”La morte di una donna, per mano del suo uomo è un crimine contro l’umanità, perché quella donna era prima di tutto un essere umano, che aveva aperto il cuore, la sua anima e si era fidata di quell’uomo, tanto da lasciarsi uccidere”

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