In Calabria, il circolo virtuoso che definisce il processo di economia circolare della filiera vitivinicola ha tre punte di diamante: Distilleria F.lli Caffo, cantina Librandi e Fattoria della Piana, aziende d’eccellenza che, oltre a contribuire con il loro lavoro a dare grande impulso al territorio, sono un bell’esempio di sostenibilità.
Da Cirò a Limbadi e poi alla Piana di Gioia Tauro, tre luoghi e tre realtà imprenditoriali tra loro legate dalla volontà di costruire un proficuo equilibrio tra economia, ambiente e società in un processo di sviluppo che tiene conto di un approccio responsabile all’utilizzo delle risorse che esprime una capacità di generare lavoro e reddito in una visione di benessere e qualità della vita.
Spiega Nuccio Caffo Amministratore Delegato di Gruppo Caffo 1915: “Siamo particolarmente grati alla nostra terra dalla quale traiamo i frutti per trasformarli in ottimi prodotti. Anche per questo, partecipare al sistema di economia circolare per noi significa rispettare e in qualche modo restituire alla natura. Così accade per la nostra distilleria che acquisisce dalla cantina Librandi le vinacce derivate della lavorazione dell’uva per trasformarle in ottima grappa del territorio”.
Il sottoprodotto della distillazione viene poi conferito all’impianto di biogas della Fattoria della Piana che lo trasforma in energia elettrica, mentre il digestato (quanto rimane da questo ultimo processo) ha un contenuto di materia organica ottimale per essere utilizzato come fertilizzante e nutrire le vigne della cantina Librandi dalle cui uve ripartirà il sistema.
Semplice sulla carta come disegnare un cerchio anche se nella realtà, per arrivare a questa ottimizzazione sono occorsi tempo, energia e grande determinazione da parte dei protagonisti.
“Quello che accomuna le nostre tre aziende – spiega ancora Nuccio Caffo – è l’amore per la nostra terra che ci induce a trovare strade per elevare i processi produttivi ad un uso più efficiente delle risorse e ad una riduzione degli sprechi”. Prosegue Nuccio Caffo “Progetti di economia circolare come questo, che contemplano l’utilizzo dei sottoprodotti in modo intelligente e a impatto zero hanno la capacità di generare un reale vantaggio competitivo e di differenziazione per le aziende, migliorandone l’efficienza. Si tratta di una scelta strategica utile anche per far fronte anche ai costi crescenti di energia, di materiali e servizi e alla maggiore volatilità dei prezzi delle risorse in generale.
Inoltre, consentono un aumento della produttività dei terreni, della fertilità del suolo che significa attenzione e vero rispetto per il territorio e le persone. Questo processo dà vita a prodotti unici derivati dall’uso di pregiate vinacce di vitigni autoctoni come il Magliocco, il Gaglioppo o da altri vitigni come il Greco o altre varietà tutte locali”.
Come altrettanto sottolinea Carmelo Basile Ceo Fattoria della Piana: “Questo sistema è nato per risolvere alcuni problemi, in primis, lo smaltimento dei sottoprodotti di lavorazione, una voce di costo per le aziende. Oggi, non solo il costo è abbattuto ma con questo metodo ciò che normalmente sarebbe un sottoprodotto non utilizzato diventa risorsa. Questo contribuisce a ridurre drasticamente l’impatto sull’ambiente, in quanto il processo restituisce al suolo i nutrienti rimossi con le coltivazioni. I nostri digestori producono fertilizzante bio al 100% ed energia elettrica più di quanta necessaria per il funzionamento a pieno regime della nostra azienda. Così, il surplus lo immettiamo nella rete pubblica con beneficio per la collettività. E quando parliamo di circolarità, in maniera molto pratica ci riferiamo anche al percorso del mezzo di trasporto che viaggia sempre a pieno carico trasportando prima vinacce, poi vinacce esauste e infine fertilizzante: nulla è sprecato, tutto viene ottimizzato e i vantaggi sono economici, ambientali e sociali”.
Una visione condivisa anche da Paolo Librandi socio proprietario della storica cantina Librandi che evidenzia come la sostenibilità intesa come impegno sociale, economico ed ambientale sia una linea guida essenziale della sua azienda, da sempre attenta alla cura del territorio e alla salvaguardia della biodiversità: “Abbiamo scelto di tradurre in maniera oggettiva quella che da sempre è la filosofia aziendale mediante l’adozione dello standard Equalitas, una garanzia, per il consumatore e gli stakeholder, dei requisiti definiti secondo i tre pilastri della sostenibilità (sociale, ambientale ed economico). Conclude Paolo Librandi: “Dalla terra alla terra: la nostra azienda è testimone materiale che si può prendere e restituire alla natura e questo ci predispone a costruire un futuro in cui l’uomo è sempre più integrato con l’ambiente nel rispetto di una economia che tenga conto delle politiche di sviluppo rurale, del profitto ma anche dello scopo di creare valore per la società”.
Antica Distilleria Caffo produce e distribuisce bevande alcoliche dal 1915. Gruppo Caffo 1915 possiede diversi siti produttivi tra cui alcune distillerie: la storica, anche sede del gruppo è a Limbadi, l’unica distilleria in tutta la Calabria, un vero fiore all’occhiello nel campo della distillazione e dei liquori, tanto da aggiudicarsi il premio come Miglior Distilleria Italiana 2019 all’Annual Berlin International Spirits Competition, poi la Distilleria Durbino-Friulia di Passons Pasian di Prato(Ud) e la Mangilli – Cantine e Distillerie – Flumignano di Talmasson (Udine). La costruzione di un’intera filiera produttiva inizia dalla coltivazione delle erbe officinali, ingredienti base dei propri liquori. Vecchio Amaro del Capo fa parte di questa famiglia insieme a numerose ricette fra liquori, distillati, e infusi, come gli apprezzatissimi Liquorice, l’originale liquore di pura liquirizia calabrese DOP, Limoncino dell’Isola, nato come tributo a Tropea e alla generosità dei frutti di Calabria, Elisir Borsci S. Marzano il più sensuale dei sapori – prodotto dal 1840 nello storico stabilimento Borsci S. Marzano di Taranto – e l’amaro di S. Maria al Monte la cui ricetta segreta è stata donata dai monaci di S. Maria al Monte al cuciniere del Re D’Italia prima del 1858, anno di inizio della sua commercializzazione. Tra le specialità del gruppo, Ferro China Bisleri, il primo liquore a base di ferro e di corteccia di china sul mercato dal 1881 e recentemente acquisita insieme all’amarissimo e notissimo Petrus Boonekamp. Lo storico marchio olandese, padre di tutti gli amari (dal 1777) per le sue caratteristiche organolettiche fa parte di una categoria di amari cosiddetti ‘amarissimi’ (Magenbitter), molto apprezzati in Germania e in generale in tutto il nord Europa. Con l’acquisizione di Petrus Boonekamp, Gruppo Caffo 1915 conferma la sua vocazione internazionale rafforzando la sua presenza all’estero che, ad oggi, conta già oltre 70 mercati. Il marchio Vecchio Amaro del Capo resta il più amato dagli italiani con oltre il 38% di quota di mercato a volume nella Grande Distribuzione (dati IRI infoscan). La grande presenza nel canale Ho.Re.Ca (bar, ristoranti e locali di entertainment) dimostra come Vecchio Amaro del Capo sia un’eccellenza amata da tutti. La special edition Riserva del Centenario è stata premiata con la Grand Gold Medal al Concorso Mondiale Spirits Selection di Bruxelles, e con una menzione speciale, venendo di fatto riconosciuta dal concorso come il miglior liquore d’erbe al mondo. Il World Grappa Awards 2020 è il riconoscimento conferito alle grappe Mangilli che guadagnano i tre gradini più alti del podio come ‘Migliori grappe al mondo’ e con il ‘Miglior design’. Il 2020 in particolare, è stato un anno ricco di premi e riconoscimenti che rendono merito al lavoro e all’impegno dell’azienda in ogni aspetto, in special modo, dal punto di vista della produzione. La tonica “Miracle 1638” del Gruppo Caffo 1915 ha ottenuto il Premio di ‘Miglior Prodotto al Mondo al Bergamotto’ 2020, in occasione dell’ultima edizione del BergaFest a Reggio Calabria. Gruppo Caffo 1915 è stato riconosciuto azienda d’eccellenza del Made in Italy insieme alle più prestigiose società del panorama nazionale nell’edizione 2020 di ‘Save the Brand’ e premiato per aver riportato nel Paese storici brand nazionali e internazionali contribuendo alla valorizzazione del patrimonio liquoristico italiano. Altre medaglie arrivano dalla competizione internazionale ‘SIP Awards International Spirits Competition’ 2020, con un totale di cinque medaglie vinte tra Emporia Gin, Petrus Boonekamp e Vecchio Amaro del Capo versione Red Hot Edition con tre medaglie. Vecchio Amaro del Capo si aggiudica il podio al Brands Award 2020 in quattro categorie. Primo posto nella categoria ‘Alcolici e Birre’ per il quarto anno consecutivo e nel 2021 conferma il suo successo vincendo il prestigioso premio ‘Retailer’. Nell’edizione 2022 di Brands Award a conquistare il podio è ancora Red Hot Edition nella categoria contest ‘New Entry 2022’. Alla competizione ‘Spirit Selection’ by Concours Mondial de Bruxelles 2021 che premia i superalcolici provenienti da ogni parte del mondo, Blood Bitter Petrus BK e Sambuca S. Maria al Monte ottengono rispettivamente la medaglia d’oro e d’argento. Gruppo Caffo 1915 quest’anno ha rilanciato il brand Bisleri acquisito appena un anno e mezzo fa, con una nuova linea di bibite create con i migliori agrumi di Calabria, acque toniche premium a base di china Bisleri, tisane registrate come integratori alimentari e Robur, la bibita integratore alimentare registrato dal Ministero della Salute che contiene ferro e china. Distilleria F.lli Caffo si è aggiudicata il premio ‘Innovazione Smau 2022” distinguendosi per le innovative strategie produttive.