“DON MILANI – LA STORIA DI UNA VITA PER LA SCUOLA”, questo è il titolo della mostra fotografica dedicata a don Lorenzo Milani promossa dall’I.I.S. “Einaudi -Alvaro” di Palmi diretto dal dr. Domenico Pirrotta. Un’interessante iniziativa organizzata dal Liceo delle Scienze Umane dove dal 10 al 20 gennaio sono esposti trentuno pannelli nei quali sono rappresentate parole e riflessioni del grande sacerdote e maestro don Milani fondatore nel paese di Barbiana nel Mugello di una scuola popolare per i ragazzi più poveri.
Sei le sezioni tematiche che stimolano nei visitatori profonde riflessioni e numerosi quesiti sul ruolo della scuola nella società, sul tema dell’inclusione e sullo scopo ultimo del fare scuola. La risposta alle tante domande è nell’<<I care>>, il motto della scuola di don Milani ovvero “mi riguarda, mi sta a cuore, mi prendo cura”.
L’esempio della Scuola di Barbiana, esperienza educativa sperimentale avviata da don Lorenzo Milani nel 1954, è ben riportata nella mostra oltre che con le idee tratte dall’opera “Lettera ad una professoressa” anche con immagini che propongono la scuola dell’imparare facendo, con la matematica che si studia catalogando dati e realizzando grafici, con l’italiano che diventa strumento per far arrivare il proprio pensiero agli altri attraverso le lettere, perché è la padronanza della lingua che rende tutti uguali.
Numerosi sono stati i visitatori della mostra, non solo studenti delle scuole palmesi di ogni ordine e grado ma anche esterni al mondo scolastico interessati a un evento ricco di significati umani e dall’alto valore educativo. L’11 gennaio scorso un incontro del dirigente scolastico con studenti e docenti ha dato vita a un momento di riflessione fortemente partecipato, durante il quale il dr. Pirrotta ha sottolineato l’attualità del pensiero e dell’opera di don Milani e ha evidenziato che l’Einaudi-Alvaro è la prima scuola in Italia ad ospitare la mostra nel 2023, e ciò è stato possibile grazie alla proficua interlocuzione tra la Presidenza dell’Istituto e la Fondazione don Milani.
Ha moderato l’evento il prof. Fabio Domenico Palumbo, docente di Scienze Umane del Liceo, che ha ribadito l’importanza del nesso tra scuola, cittadinanza consapevole e uguaglianza. Egli ha inoltre rammentato la centralità del rapporto tra la conoscenza della lingua e l’inclusione sociale nell’insegnamento di don Milani.
All’incontro ha preso parte anche il prof. Valentino Scordino, docente di filosofia e storia presso il Liceo e già professore presso la Pontificia Università Salesiana, formatore ed educatore AGESCI Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. Scordino ha tratteggiato la vicenda umana di don Milani e il suo lascito pedagogico attraverso una narrazione coinvolgente e appassionata, ricca di spunti di riflessione e aperta a un dialogo stimolante con gli studenti. Partendo dai testi scritti da don Milani insieme ai ragazzi della scuola di Barbiana – “Lettera a una professoressa”, “L’obbedienza non è più una virtù”, “Lettera ai cappellani militari” – egli ha rievocato alcuni aspetti significativi della storia di Barbiana, offrendo un vivido ritratto della rivoluzionaria realtà scolastica messa in piedi nel piccolo paese del Mugello.
“Il messaggio di don Milani è più che mai attuale. Una scuola autenticamente inclusiva non può fare parti uguali tra disuguali, ma deve mettere ciascuno nelle condizioni di sviluppare appieno la propria persona rimuovendo gli ostacoli di natura sociale, economica e culturale alla realizzazione del sé e all’effettiva partecipazione di tutti gli studenti (futuri cittadini e lavoratori) all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, ha concluso il dirigente dr. Domenico Pirrotta.