“La sanità in Calabria è un peso o una risorsa?” Attorno a questo inquietante interrogativo hanno discusso, nella sala congressi della Biblioteca Comunale di Vibo Valentia, Associazioni e Comitati territoriali, medici, qualche sindaco, cittadini.
Moderato dal giornalista Peppe Sarlo, Portavoce dell’Associazione “Ali di Vibonesità” che ha ideato l’evento, i lavori, in presenza di una partecipata assemblea, sono stati aperti da una dettagliata relazione introduttiva del Soccorso Capomolla, direttore del Center Medical Don Mottola di Drapia, che ha presentato il drammatico stato di salute della governance della sanità in Calabria con particolare riferimento alla situazione in cui versa il territorio vibonese vittima di una sofferenza che non conosce soste.
I dati presentati da Soccorso Capomolla hanno fatto salire brividi di freddo alla schiena di tutti i presenti, alla fine concordi che bisogna fare qualcosa per uscire da questa insopportabile morsa della precarietà e del disagio più assurdo per l’ammalato vibonese.
Poi è stata la volta di Antonino Maglia, Presidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri, Giusi Borello Direttore referente del centro medico San Giuseppe Moscatì, Domenico Teti vice Presidente dell’Associazione italiana persone down, Rosario Losiggio dell’Associazione “Valentia” e consigliere nazionale dei giovani universitari al San Raffaele di Milano, Bruno Rosi del Comitato Ospedale “San Bruno” di Serra, Giuseppe Maria Romano del Comitato Pro Ospedale di Tropea, Domenico Pagano dell’Associazione difesa del territorio di Nicotera, Giuseppe De Caria vice Presidente Comitato Pro Ospedale di Pizzo, Michele Morabito del Comitato Pro Ospedale di Soriano, Caterina Muggeri Presidente del Comitato provinciale della CRI.
Intervenuti anche il sindaco di Ionadi Fabio Signoretta anche nella sua qualità di neo Presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese, Cosimo Piromalli sindaco di Spadola, Peppe Condello sindaco di San Nicola da Crissa, Pino Conocchiella Portavoce provinciale del Forum delle Associazioni del Terzo Settore, Lello Bava Direttore del Distretto Unico dell’Asp di Vibo Valentia.
Peppe Sarlo ha anche ringraziato la politica per la sua “assenza” che ha rappresentato un mancato rispetto verso i cittadini alle prese, ormai da anni, con gli effetti devastanti della “mala sanità”.
Infine l’atteso intervento di Rubens Curia, Portavoce di Comunità Competente ed ex Dg dell’Asp di Vibo Valentia, che ha letto e presentato un documento finale sottoposto all’approvazione dell’assemblea.
Rubens Curia è stato molto duro sugli inadempimenti della Regione pur volendo individuare in talune risposte un tentativo di voler prendere atto che la sanità calabrese senza il concorso diretto del cittadino non potrà mai superare i disagi di tutti i giorni.
Nelle sue attente conclusioni ha evidenziato ancora una volta lo stato di malessere della sanità vibonese, nonostante l’impegno degli operatori sanitari, costretti spesso a lavorare in condizioni difficili sia per la carenza di personale che per attrezzature medicali e strutture sanitarie obsolete.
Il documento approvato e sottoscritto da Associazioni, Comitati, Medici e Cittadini intende aprire, in modo costruttivo, un serrato confronto con il Commissario ad acta per il Piano di Rientro, con il management aziendale e con la Conferenza dei sindaci perchè ai residenti nella provincia di Vibo Valentia sia garantita pienamente l’attuazione dell’art. 32 della Costituzione in merito all’eguaglianza nell’accesso alle cure.
L’assemblea si è espressa convintamente sulla necessità che si affermi un nuovo modello organizzativo della sanità vibonese capace di porre al centro la persona nella sua accezione olistica, valorizzando la partecipazione delle Associazioni dei cittadini organizzati come riportato dall’art. 14 del decreto legislativo 502/92, secondo cui le regioni prevedono forme di partecipazione dei cittadini e del volontariato impegnate nella tutela del diritto alla salute, nelle attività relative alla programmazione, al controllo e alla valutazione dei servizi sanitari a livello regionale, aziendale e distrettuale per cui chiederanno al Commissario Aziendale, come primo atto, l’istituzione del Comitato Consultivo degli utenti come stabilito dalle linee guida per la elaborazione degli atti aziendali e la Consulta dei dipartimento di salute mentale prevista dal Dpgr 31/2013 e già attiva in altre aziende ed in aggiunta una fondamentale interlocuzione con le istituzioni e le forze sociali e sindacali.
Chiesta, infine, l’attuazione del PNRR (edilizia sanitaria e acquisto delle attrezzature medicali. Tramite finanziamenti finalizzati sono infatti previsti 5 Case della Comunità Mileto, Filadelfia, Serra San Bruno, Soriano e Nicotera); 2 ospedali di Comunità (Soriano e Tropea), 2 COT ( Pizzo e Nicotera ).