Il corso universitario di Pedagogia dell’Antimafia attivo presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria e l’Istituto Ciliberto di Crotone organizzano una giornata di studio e riflessione dedicata alle vittime delle mafie nella settimana della memoria e dell’impegno civile contro ogni forma di violenza e illegalità. L’iniziativa si terrà venerdì 24 marzo alle 10:00 presso la Sala Polifunzionale della scuola crotonese e avrà come argomento di discussione l’evoluzione della ’ndrangheta.
L’iniziativa sarà aperta dai saluti istituzionali di Girolamo Arcuri, Dirigente Scolastico dell’Istituto Ciliberto di Crotone, e dalle introduzioni di Giancarlo Costabile, laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia Dices Unical, e di Rossella Frandina, docente di Lettere del Ciliberto. Il programma dei lavori prevede il dialogo tra il giornalista del Quotidiano del Sud, Antonio Anastasi, e il Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, Domenico Guarascio. Gli studenti e le studentesse del Ciliberto, Team I Disobb3dienti, animeranno infine il dibattito con i loro interventi e domande.
Fare memoria significa costruire resistenza culturale attraverso l’impegno civile. Senza memoria non c’è responsabilità e senza comportamenti responsabili non può esistere alcuna società democratica. La lotta alle mafie è difesa dei diritti e promozione di cittadinanza attiva finalizzata all’inclusione. La pedagogia della memoria, in questa direzione, è uno strumento prezioso per rendere prassica l’educazione alla consapevolezza sociale e alla dignità.
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