Limbadi, il gruppo comunale della Protezione civile è realtà

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pantaleone mercuri

Il Gruppo comunale della Protezione civile è realtà. L’iniziativa ha preso il via per volontà del sindaco Pantaleone Mercuri subito affiancato dal comandante della polizia municipale Gregorio Milidoni e dal segretario Giovanni Gurzì. Lo stesso primo cittadino ha, altresì, assegnato alla consigliera di maggioranza Alessandra Vallone la delega a rappresentare l’Ente nella neonata struttura mirata a garantire la sicurezza dei cittadini in caso di emergenza. A coordinare il gruppo sarà l’ingegnere Francesco Raschellà, un professionista con grande esperienza nel settore della protezione civile, avendo già collaborato con diversi gruppi a Roma e in Abruzzo.

<Naturalmente – sostiene il sindaco Mercuri – c’è la nostra piena disponibilità a collaborare per far radicare sul territorio la nuova struttura che ha per obiettivi prioritari gli interventi in caso di emergenza e le attività di prevenzione per evitare il verificarsi di situazioni di pericolo quali potrebbero essere incendi, alluvioni, terremoti o altre calamità naturali>. A “militare” nelle file della Prociv saranno i volontari che <prima di entrare in azione – spiega Mercuri – saranno formati e addestrati per svolgere il loro ruolo con la necessaria efficacia>. Conseguenziale anche l’appello che il primo cittadino ha rivolto a tutti i cittadini per sollecitare la loro partecipazione e stimolarli ad “arruolarsi” per rendere concreto un progetto ideato nell’interesse dell’intera cittadinanza. Non nasconde la propria soddisfazione per la bella iniziativa neppure l’ingegner Raschellà sul quale grava il compito di garantire la completa formazione dei volontari e metterli nelle condizioni di poter operare in tutta sicurezza. I cittadini, naturalmente, non si stanno tirando indietro e, dal susseguirsi di richieste di informazioni sull’iter da seguire per entrare a far parte della struttura, c’è da ritenere che l’organico del gruppo Prociv sarà completato in tempi brevi. Particolare interesse viene manifestato soprattutto dai residenti nelle frazioni continuamente esposte a rischio incendio.

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