“Un atto di arroganza, volto a imporre, ancora una volta, la propria “egemonia” sui più piccoli paesi limitrofi”. E’ stato definito così dai sindaci di Francavilla Angitola e di Polia, rispettivamente Giuseppe Pizzonia e Luca Alessandro, la decisione unilaterale assunta dal Comune di Filadelfia di ridefinire i confini del proprio territorio.

Nelle scorse settimane il consiglio comunale di Filadelfia ha approvato un’apposita delibera per allargare il proprio territorio a scapito di Polia e di Francavilla, sulla base di situazioni “poco chiare”. “Come mai – si chiede il sindaco Pizzonia, il quale più volte ha sollecitato l’amministrazione di Filadelfia a evadere la richiesta di atti – il Comune di Filadelfia fornisce solo parzialmente la documentazione relativa alla rimodulazione dei confini comunali? Manca tutta la documentazione relativa al fantomatico comitato “Io abito a Filadelfia”, il quale avrebbe prodotto una petizione popolare per sganciare c.da Frijia da Francavilla e farla passare con Filadelfia. Tale documentazione è stata richiesta più volte sia dalla maggioranza che dalla minoranza della mia amministrazione. Come mai questa omissione?”. “L’amministrazione di Filadelfia – dichiara il primo cittadino di Francavilla- continua a perpetrare scorrettezze istituzionali nei confronti di enti dello stesso livello non è più tollerabile questa situazione. Mi chiedo se la volontà “espansionistica” abbia lo scopo di tornare ad avere una popolazione superiore ai 5mila abitanti, per restare a galla nel quadro di finanziamenti nazionali ed europei”. Sulla stessa posizione il sindaco di Polia, nonché le popolazioni di ambo i comuni.
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