Di Giuseppe Sarlo.
Riceviamo e pubblichiamo questa autorevole nota di solidarietà da parte del collega giornalista professionista, Giuseppe Sarlo
<Se a Nicotera i cittadini, un ente, una associazione dovessero decidere, in qualsiasi momento, di indire un referendum, motivato dalla continua manifestazione di incapacità e debolezza sulla gestione della cosa pubblica, alla fine, probabilmente, il primo a non pensarci due volte a tornarsene a casa dovrebbe essere il sindaco.
Si, perché alla fine dello spoglio delle schede, a dare ragione al suo più che discutibile e strano modo di amministrare la città, sarebbero davvero in pochi, oltre i familiari.
Ledere il diritto al cittadino a vivere una giusta condizione di vivibilità sullo sfondo della organizzazione ed erogazione dei pubblici servizi, regolarmente pagati, è grave ed inaccettabile.
Questo vuol dire che una eventuale nuova riforma sulla legge comunale che contempli alcune norme utili a guidare meglio l’azione del primo cittadino e conseguentemente della giunta comunale non guasterebbe>.
Prosegue Sarlo <Perché succede spesso che chi conquista l’onore e l’onere di sedersi sulla prima poltrona di un palazzo di città si sente, come accade a Nicotera, il diritto anche di non riconoscere, tra l’altro, quella che comunemente viene definito il rispetto della sancita “libertà di stampa” che è stata sempre considerata un indispensabile strumento di aiuto e partecipazione nella gestione della cosa pubblica.
Rispetto che purtroppo non coincide con le idee del sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, che scambia la casa pubblica per i problemi o gli affari di casa sua, in quanto deve decidere solo lui e sempre e comunque lui. Il che è assurdo ed intollerabile.
Il caso di Nicotera torna utile e prepotentemente per richiamare l’attenzione della massima autorità territoriale di governo, il Prefetto, dott. Paolo Giovanni Grieco, che dal suo punto di osservazione e controllo è chiamato, istituzionalmente, a valutare i comportamenti, oltre che le scelte politico amministrative, di un sindaco che si permette di giudicare di forte interesse personale e soprattutto politico l’esercizio della professione di un collega come Antonio Leonardo Montuoro, direttore ed editore del quotidiano online Mediterraneinews, voce molto letta e seguita in Calabria, che puntualmente con il concorso dei colleghi di redazione aiuta il territorio, e non solo, ad esercitare il diritto dovere di far conoscere alla popolazione lo stato di salute dei servizi e dell’ambiente e formulare proposte per il benessere comune. Compito non facile ma importante per un cronista che racconta inchieste e denuncia il malessere ed il malaffare.
Un autorevole e tempestivo intervento del Prefetto sarebbe quanto di più auspicabile per richiamare l’attenzione di chi si fregia di amministrare una popolazione in tempi non facili come questi che viviamo.
Credo, infatti, che a nessuno sfuggirà che il progetto complessivo editoriale di Totò Montuoro e di chi con lui collabora per sviluppare una iniziativa sinergica in tutti i settori della vita pubblica va altamente riconosciuto e più che apprezzato perché rappresenta la sveglia che ogni cittadino desidera sentir suonare in quanto portatrice dei problemi e delle criticità e delle cose risolte o in via di realizzazione.
Continua il giornalista Sarlo <Ci domandiamo: e se non ci fosse stata la ferma e quotidiana spinta di Mediterraneinews e altri momenti di comunicazione come Gazzetta del Sud e Il Quotidiano ed ovviamente la funzione coinvolgente dei social, Nicotera ed il suo territorio come avrebbero risolto alcuni, tra i più avvilenti disagi giornalieri che riguardano, ad esempio, sanità e mare?
Sindaco Giuseppe Marasco, si dica fortunato di avere sul territorio colleghi come Totò Montuoro, Pino Brosio, Orsolina Campisi, Ambrogio Scaramozzino ed altri che continuano ad avere la capacità e cultura di interpretare alla meglio i bisogni dei cittadini e trasferirli all’attenzione della politica.
La sua politica odierna è quella giusta e che si attendevano i cittadini che l’hanno votata? A giudicare dalle denunce alla Procura della Repubblica, sulla storia, finalmente risolta, della Guardia Medica, grazie alle pressioni dei cittadini e soprattutto dell’Associazione Difesa Diritti del Territorio con in testa Pino Brosio, Mimmo Pagano, Carmelo Lebrino, credo proprio di no.>
Conclude Giuseppe Sarlo <Sindaco Giuseppe Marasco speri che il terreno del libero confronto che non è quello soltanto del dibattito a Palazzo Convento o altre sedi si arricchisca di nuovi giornali online, di nuovi giovani giornalisti capaci di raccontare la Nicotera di ieri e di oggi. Più aumenta il confronto più si fa strada la speranza che Nicotera risorga come ai bei tempi. E’ questo che desiderano i cittadini. Svegliarsi la mattina e leggere sui giornali che un problema è stato risolto e che la corsa verso la “normalità” della vita di tutti i giorni non è più in salita se a pensare a come prefigurare il futuro di questo meraviglioso ed accogliente territorio ci sono colleghi come Totò Montuoro che non è solo giornalista e direttore di testata ma anche una persona che si cimenta e guida altri esaltanti laboratori di idee come il pianeta “Accademia Dieta Mediterranea” perchè sogna una Nicotera come l’ha sempre raccontata. Una nuova primavera per chi crede che la crescita possa presto arrivare dietro l’angolo>.