Dopo 5 appuntamenti ideati da Avis provinciale in collaborazione con le relative comunali si è conclusa a Vazzano la campagna estiva di prevenzione Aids predisposta da Avis provinciale Vibo

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Con l’ultimo appuntamento di Vazzano si è conclusa lunedì la campagna estiva di prevenzione dell’Aids voluta dall’Avis provinciale guidata da Caterina Forelli. Una iniziativa itinerante protrattasi per circa un mese col coinvolgimento di 5 sedi comunali: Tropea, Arena, Rombiolo Pizzo e, appunto, Vazzano. Qui la manifestazione si è svolta in concomitanza alla storica sagra di “pipi e patati”, organizzata dalla locale Pro Loco, per il cui sostegno all’iniziativa va il ringraziamento del presidente dell’Avis vazzanese Enzo Scidà, che ha esteso la gratitudine per l’appoggio anche al comune.  Circa 150 le persone che si sono fermate allo stand mentre sono stati più di 130 i preservativi, i gadget e le brochure distribuiti. Soddisfatto il presidente Scidà, che ha sottolineato come molti dei partecipanti abbiano fatto delle domande per fugare dubbi sulla donazione e manifestato interesse per le prossime raccolte sangue. Riguardo al tema dell’evento lo stesso ha rimarcato il fatto che: «quando si dona un intero capitolo del questionario sottoposto ai donatori contiene domande sulle loro abitudini sessuali; ciò è normale, in quanto legato alla sicurezza della donazione, che deve essere quanto più  consapevole e sana, per il donatore e per chi riceverà anonimamente il suo sangue: un bene – la chiosa – più prezioso di un tesoro. Soddisfatta  per la campagna in generale anche la presidente provinciale Forelli, che ha parlato di «bilancio estremamente positivo, con la distribuzione di migliaia di brochure informative, gadget e preservativi, a simbolo di un sistema di prevenzione che garantisca la buona salute delle persone, uno degli obiettivi principali cui punta Avis. Per quanto riguarda l’Aids, in particolare, ci siamo resi conto che dagli organi di stampa è scomparsa, come se non esistesse più, quando invece continua in silenzio a mietere vittime. Ma noi – rimarca la Forelli – teniamo ai nostri donatori e ai potenziali futuri tali e per tale ragione abbiamo ritenuto doveroso predisporre l’iniziativa, che ha avuto un ottimo riscontro in ognuno dei centri dove siamo stati. Un impegno, quello per la prevenzione  – ha concluso la presidente – che continuerà con altre iniziative anche nelle stagioni a venire, affiancando le donazioni e le altre attività di sensibilizzazione verso un gesto di volontariato fondamentale per salvare delle vite in bilico ed essere sani è condizione indispensabile per poterlo fare».

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