Undici Settembre 2001 e l’industria culturale di Alessandro Mancuso, Città del Sole Edizioni.

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L’11 Settembre 2001 è una data scolpita nel “marmo” della memoria collettiva. Una catastrofe pianificata che ha creato un solco nelle coscienze; un evento – per certi versi molto più simile ad un film che alla realtà – che coadiuvato dall’incessante ronzio dei media, è stato portatore di una tale carica simbolica che lo ha trasformato in un vero e proprio riferimento senza precedenti, l’emblema della catastrofe per l’Occidente. Nel saggio si è posta l’attenzione principalmente sulle varie metabolizzazioni dell’attentato terroristico. Per far ciò è stato necessario andare ad analizzare le narrazioni dell’evento in quanti più campi possibili dell’industria culturale al fine di cogliere le varie sfumature di significato non troppo esplicite che sottendono, però, i reali “movimenti” dell’immaginario collettivo. Particolare riguardo è stato poi rivolto al campo dell’advertising tentando di tracciare, così, dai macrofiloni narrativi che meglio ponessero in evidenza i vari punti di vista che fanno da background a determinate narrazioni.

Alessandro Mancuso (Catanzaro,1987) è un giovane studioso laureatosi, prima in “Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza “ presso l’Università della Calabria, e poi in “Comunicazione e pubblicità per le organizzazioni” presso l’Università di Urbino “Carlo Bo”.

 

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