Spiritualità, arte e cultura del ricordo.
Oltre 50 gli eventi: si parte dagli orti solidali dell’Anteas, per poi parlare
di don Carlo De Cardona, del sindaco “visionario” Clausi Schettini,
del pittore Eugenio Cenisio, della scrittrice Nina Weskler che raccontò in diretta
la sua vita a Ferramonti, senza dimenticare l’attualità con la tematica degli immigrati.
Si conclude sul sagrato della Chiesa di Santa Teresa, con la storia
e le opere d’arte nella parrocchia con il più importante apparato iconografico.
Otto giorni da vivere con grande intensità, cercando ogni mattina
di prendere gratis, il libro che “Gazza ladra” lascia in alcuni bar cittadini,
e poi… gustando, al termine di ogni incontro, “tarallucci & vino”…
simbolo, tutto meridionale, della cultura della convivialità
Mai nessun artista aveva pensato di portare le proprie opere in un orto, il primato ora spetta allo scultore calabrese Antonio La Gamba, che ha subito accolto la proposta dell’editore cosentino Demetrio Guzzardi, di allestire una mostra “L’arte nell’orto” per l’inaugurazione della XIII edizione della Settimana della cultura calabrese, che si terrà nella città bruzia da martedì 26 settembre a martedì 3 ottobre 2023.
L’edizione di quest’anno rientra nel grande cartellone delle iniziative di “Cosenza capitale italiana del volontariato 2023”, e numerose sono le iniziative per sottolineare questo aspetto: innanzitutto la grande mostra su don Carlo De Cardona, il pioniere dell’apostolato sociale dei contadini e artigiani calabresi. Significativa anche la principale location dove si terrà la Settimana: il Centro polivalente del Comitato spontaneo dello Spirito Santo, il quartiere cosentino dove venivano svolte le principali attività sociali della Lega del lavoro di don Carlo De Cardona. Ma lo Spirito Santo, ricorda anche le 5 giovani vittime dell’incursione aerea americana di 80 anni fa; per “non dimenticare” l’artista Aurelio Morrone ha realizzato una copia – perfettamente identica anche nelle dimensioni – dell’opera di Cesare Baccelli che ricordava l’eccidio, che fu trafugata qualche anno fa.
Tra mostre e libri, i giovani allievi dell’Accademia musicale della Calabria “F.S. Salfi”, porteranno un fattivo contributo con la loro musica; non mancheranno i tradizionali riconoscimenti: il Premio Cassiodoro, giunto alla ventesima edizione, il Premio “Gustavo Valente” che ricorda lo studioso di Celico, tra le personalità di maggior rilievo della cultura in Italia; il Premio “Franco Locanto” per la politica come servizio e il Premio “padre Maffeo Pretto” per gli studi sulla pietà popolare in Calabria.
Tra le iniziative da segnalare le staffette letterarie per ricordare due docenti dell’Unical scomparsi di recente: Nuccio Ordine e Pietro De Leo, da non perdere l’incontro con mons. Francesco Savino, vicepresidente della Cei, che incontra il mondo del volontariato cosentino.
Anche la politica ha il suo spazio: la presentazione di un saggio sull’attività di Arnaldo Clausi Schettini, il sindaco visionario di Cosenza degli anni 50; tra politici di ieri e di oggi, le conclusioni sono affidate al sottosegretario agli interni Wanda Ferro. Un altro evento significativo, che lega la politica alla cultura è l’incontro con l’on. Pasqualina Straface, relatrice del disegno di legge regionale sulla cultura; la presidente della Commissione cultura ascolterà gli operatori del mondo culturale calabrese per recepire le loro istanze: anche questa è una novità, una sorta di concertazione tra chi deve redigere una legge e gli operatori del settore.
Il patron della manifestazione, l’editore cosentino Demetrio Guzzardi, idealmente dedica questa XIII edizione della Settimana della cultura calabrese a Nina Weskler, la giovane ebrea, che nel settembre 1943 arrivò reclusa a Ferramonti; Nina in quelle baracche scrisse il suo libro “Con la gente di Ferramonti. Mille giorni di una giovane ebrea in un campo di concentramento”; due i momenti più significativi, oltre a una mostra a lei dedicata con le opere di Antonio La Gamba e i disegni di Roberta Fortino; martedì 26 settembre alle ore 21.30 lo spettacolo teatrale “Nina. Guten Morgen Ferramonti” tratta dal libro della Weskler con l’adattamento teatrale di Dora Ricca; interpreta l’attrice solista Lara Chiellino. Un altro momento molto significativo sarà sabato 30 settembre, al Cimitero comunale di Cosenza: “Un sassolino sulla tomba di Nina”; i partecipanti, potranno porre – come usano gli ebrei – una pietra, sulla nuda terra, utilizzando la mano sinistra, che simboleggia la mano del cuore.