Piernicola Pedicini:“Sono assolutamente strumentali e prive di fondamento le accuse, formulate in maniera grottesca e approssimativa dalla Lega, contro chi ha votato a favore della riforma dell’ETS marittimo. È del tutto paradossale la narrazione in base alla quale con questo voto si siano volute affossare realtà portuali fondamentali per l’economia del Sud e dell’Italia, a partire dal porto di Gioia Tauro, che con il sistema ETS sarà invece valorizzato e rilanciato”

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“Sono assolutamente strumentali e prive di fondamento le accuse, formulate in maniera grottesca e approssimativa dalla Lega, contro chi ha votato a favore della riforma dell’ETS marittimo. È del tutto paradossale la narrazione in base alla quale con questo voto si siano volute affossare realtà portuali fondamentali per l’economia del Sud e dell’Italia, a partire dal porto di Gioia Tauro, che con il sistema ETS sarà invece valorizzato e rilanciato”. Lo dichiara l’europarlamentare del Gruppo Greens/EFA e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini. “La tassazione sui percorsi più lunghi – spiega Pedicini – favorirà inevitabilmente le tratte brevi, come quelle che passano per Gioia Tauro. Fino ad oggi le lunghe tratte sono state preferite soprattutto per la presenza di paradisi fiscali, che questa destra non ha mai voluto combattere, come nel caso del porto di Anversa in Olanda. Con il sistema ETS viene inevitabilmente agevolato il percorso più breve come quello che passa per Gioia Tauro. Per quale ragione, viene poi da chiedersi, una nave da carico, anche per viaggi transoceanici, dovrebbe fermarsi a porti intermedi come quelli africani, se la merce che trasporta o parte di essa è destinata all’Europa? Il costo aggiuntivo per il trasbordo effettuato in Africa, tenuto conto delle tratte aggiuntive per le navi di stazza inferiore, sarebbe decisamente superiore a quello della tassazione imposta dall’UE. Senza dimenticare che un investimento in innovazione tecnologica che riduca le emissioni, permetterebbe di non pagare nessuna tassa. Il principio su cui si basa il pacchetto “Fit for 55” è infatti il contrasto al cambiamento climatico e ai suoi effetti devastanti in termini di dissesto idrogeologico, desertificazione ed erosione delle coste. Effetti che impattano particolarmente il Sud. La politica conservatrice della destra, sempre a sostegno di aziende che non vogliono innovazione, non permette di cogliere le occasioni e di rilanciare il Sud. Il governatore Occhiuto e i suoi amici del centrodestra e della Lega, da sempre impegnati a sottrarre risorse al Mezzogiorno, si chiedano piuttosto come mai i progetti di potenziamento del sistema portuale previsti nel PNRR siano stati dirottati solo al Nord, si chiedano come mai il sistema di collegamento stradale e ferroviario da Gioia Tauro non permette di scaricare direttamente le merci verso l’Europa, essendo quindi obbligate a fare trasbordo verso i porti del Nord. La verità – conclude il segretario del MET – è che il sistema ETS non comporta affatto il sacrificio di Gioia Tauro, ma ne consacra anzi la sua valorizzazione, specialmente se la classe dirigente del Sud saprà pretendere dal Governo il rilancio dei porti meridionali e di tutte le infrastrutture intermodali e di collegamento”.

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