A volte ritornano è anche il primo libro in cui Stephen King scrive una prefazione, nella quale si presenta velocemente e si rivolge direttamente al lettore: «Parliamo, io e te. Parliamo della paura». La storia è una specie d’introduzione al romanzo “Le notti di Salem” per quanto incentrata non sui vampiri, ma su entità mostruose e sinistri culti ritualistici e propiziatori.
Il sindaco Marasco ha ritirato le sue falsamente “irrevocabili” dimissioni, frutto iniziale di un gesto emotivo nell’apprendere la venuta in Municipio della Commissione di Accesso agli atti inviata dal Prefetto, una entità mostruosa e sinistra.
Dopo una settimana di riti propiziatori, le ha ritirate come avevamo sempre previsto. Difatti, uno dei segni tangibili è stato il fatto che non le aveva mai annunciate sul sito istituzionale del Comune, ma solo sul suo profilo social di Facebook, unico luogo di socialità che si conosca.
Adesso, dovrà convivere con i tre compoennti della Commissione di Accesso, subendo quella Sindrome di Stoccolma che costringe ad amare i propri carcerieri…i quali, se sono stati inviati dal Prefetto, un buon motivo ci sarà o, forse, saranno anche tanti, ma preoccupa maggiormente la presenza di uno di loro che proviene dalla Direzione Antimafia di Catanzaro.
In ogni caso, è l’ennesima sconfitta per la città che subisce il quarto invio di Commissioni di Accesso agli atti, tre delle quali hanno sciolto i rispettivi consigli comunali. Se non altro, per statistica, potremmo dire che verrà sciolta anche questa, purtroppo.
Ma Marasco, dopo una settimana, invece di riposarsi come fece il buon Sindaco Supremo, ha preferito annunciare la giravolta del ritiro delle dimissioni. Avrà avuto dei Consigli disinteressati frutto di “un’ondata di solidarietà” decidendo “per spirito di servizio verso la comunità…”. Insomma uno tsunami di solidarietà che lo ha travolto ancora una volta.
Finita l’estate e sgamato sugli sversamenti della fognatura, tra le tante incompiute, adesso i cittadini attendono che dia con “spirito di servizio”, una risposta vera all’altra sponda di popolo, quello inferocito, perché manca l’acqua dai rubinetti da cinque mesi, seppur tutti i serbatoi comunali sversano l’acqua fuori per sovrappieno, scomparendo poi nella condotta come per magia. Ha messo a disposizione 100.000 euro a chi fosse in grado di individuare eventuali perdite, ma poteva darne 200,000 ed anche 300,000 pur di avere una risposta, ma non l’ha avuta perché non vi sono perdite tali da creare, quest’anno, la penuria cronica d’acqua, specie a una città che come territorio comunale ne ha tantissima, da pomparla e cederla a molte altre città. Oltre allo spreco di acqua si assiste anche a quello dei soldi pubblici. Ma, non disturbate il manovratore
Domani venerdì, dalle ore 10:00, vi sarà un sit-in di associazioni e cittadini, non importa quanti, ma saranno sotto il palazzo comunale per innescare l’attenzione del Prefetto in merito alla carenza idrica. Visto che come un Lazzaro è ritornato, si spera che il sindaco si affacci del balcone municipale per annunciare a tutti l’arrivo della tanto attesa risposta dell’acqua…benedetta.
E’ rientrato con una maggioranza risicata da sette a sei. Qualcuno avrà pensato: Meglio un giorno da Leone che cento da pecora?
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