Arrivano in centinaia davanti ai cancelli d’ingresso del porto di Gioia Tauro e l’obiettivo è uguale per tutti: salvare lo scalo commerciale dai colpi di maglio che l’Unione europea sta cominciando a scagliarle contro mediante direttive mirate a contenere le emissioni nocive delle navi e che, in realtà, appaiono destinate a non risolvere nulla. Le grandi navi, infatti, potrebbero abbandonare lo scalo Gioia Tauro per approdare a Porto Said o a Tangeri sulla costa africana e l’Ue risolverebbe ben poco, anzi l’unico risultato possibile potrebbe essere il dimezzamento dei dipendenti attualmente impiegati nella struttura portuale gioiese.
Un danno questo che nè la Calabria nè i centri della Piana potrebbero permettersi. Il sit-in trova tutti d’accordo. Non a caso nell’ampio stradone antistante i cancelli del porto si ritrovano sindacati, politici, amministratori, sindaci, operai, semplici cittadini, associazioni con in prima linea una numerosa delegazione di “Difesa diritti del territorio”. A fianco degli operai ci sono anche imprenditori con testa Pippo Callipo con megafono in mano e tanti suoi dipendenti armati di striscione. Sul far del mezzogiorno, quando qualche spruzzo di inattesa pioggia comincia cadere sui partecipanti, arrivano anche il governatore Roberto Occhiuto, l’assessore regionale Tilde Minasi, il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, mentre il consigliere Raffaele Mammoliti era già stato tra i primi a portarsi sul posto.
Non manca il presidente dell’autorità portuale Andrea Agostinelli e neppure Aldo Alessio e Gianluca Gaetano, rispettivamente sindaci di Gioia Tauro e San Ferdinando. Presente anche il segretario regionale della Uil Trasporti Giuseppe Rizzo. <Il porto – afferma Aldo Alessio, primo cittadino di Gioia – ha sempre unito il movimento di lotta, è il porto di tutti, della Calabria, dell’Italia, dell’ Europa>. <Speriamo si apra uno spiraglio – sottolinea il governatore Occhiuto – perchè su questi temi importanti, purtroppo, bisogna constatare come l’Italia si svegli sempre nella fasce discendente>.
Notizie non positive arrivano dal fronte Uil Trasporti perchè <nelle ultime ore – fa presente Giuseppe Rizzo, segretario regionale UJil Trasporti – si sta facendo sempre più insistente la voce che Msc avrebbe in programma di aumentare le tariffe a partire dal prossimo gennaio. Se fosse vero, non sarebbe certo una notizia confortante>. Scruta con attenzione tutto il mondo colorato che lo circonda anche l’ammiraglio Andrea Agostinelli a cui parere <le aperture dell’Europa sono tutte da verificare>. Insomma, la lotta a tutela dello scalo gioiese è appena cominciata. La Calabria e l’Italia sono chiamate ad una prova muscolare. Nessuno può tirarsi indietro.