Lavori avviati a settembre per realizzare la condotta di raccolta delle acque reflue, ma quando tutto sembrava procedere per il meglio, il cantiere si è fermato e da circa due mesi si attende la sua riapertura. E’ la situazione in cui si trova, inspiegabilmente, via Pozzo, una delle maggiori arterie della cittadina.
I residenti dell’area trasformata in strada sterrata, con la presenza di numerose buche e copiosi detriti accumulati ai bordi della carreggiata, hanno più volte protestato presso gli uffici comunali, ma, nonostante i ripetuti solleciti e le continue lamentele, costretti a fare quotidianamente i conti con i disagi provocati dalle limitazioni al traffico, dalla polvere sollevata dai veicoli in circolazione, da buche e avvallamenti vari, la situazione non è cambiata.
Adesso hanno presentato un’istanza al sindaco Giuseppe Marasco, a Claudio Corigliano, responsabile dell’Area tecnica del Comune e, per conoscenza, al prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Paolo Grieco. “Il sindaco ed il responsabile dell’Utc – si legge nella lettera – sono pregati di di prendere atto tempestivamente della situazione di via Pozzo adoperandosi per 1’immediato completamento dei lavori e per il ripristino del manto stradale. Il prefetto sarà tenuto informato sull’evolversi della delicata situazione, confidando in un suo eventuale intervento qualora il cantiere non dovesse riprendere l’attività assoggettando la via e i residenti a grossi rischi”.
Intanto, in un paio di mesi, mezzi meccanici hanno effettuato un profondo scavo di oltre duecento metri per collocarvi dentro dei grossi tubi e realizzare dei tombini. Tutto il materiale derivante dai lavori effettuati è stato depositato dalla ditta lametina incaricata in uno spazio laterale delimitato con delle griglie. A destare grande preoccupazione tra i firmatari è il fatto che, avvicinandosi la stagione delle piogge, eventuali temporali renderanno impraticabile la via che, essendo in forte pendenza, potrebbe generare seri rischi soprattutto per gli abitanti delle case che si trovano sotto il livello della strada. Ad aggravare la situazione contribuirà sicuramente l’enorme accumulo di materiale di risulta depositato nella parte alta di via Pozzo. “E’ bastata una pioggerellina di un paio di minuti – dichiarano – per generare i primi rivoli di fango. Facile immaginare cosa succederà in caso di piogge abbondanti”.
Eppure dell’argomento se ne era parlato durante l’ultimo consiglio comunale. E’ stato lo stesso sindaco ad affermare che i lavori sono stati bloccati in quanto la ditta incaricata chiedeva di essere pagata. “Adesso – dichiarava il primo cittadino – abbiamo queste anticipazioni, sono arrivate e i lavori riinizieranno. Ormai mancheranno circa 30 metri di scavo per collegare la nuova raccolta delle acque bianche. Finito il lavoro si farà la bitumazione di tutta la strada dove si è intervenuti. Sta arrivando l’inverno e, come sappiamo, quando si tratta di lavorare per strada i tempi si allungano, viste le piogge e tutte le varie conseguenze”.