Dimensionamento scolastico, la Corte Costituzionale rigetta il ricorso di Toscana, Emilia Romagna e Puglia Dimensionamento scolastico, la Corte Costituzionale rigetta il ricorso di Toscana, Emilia Romagna e Puglia

Dimensionamento scolastico, la Corte Costituzionale rigetta il ricorso di Toscana, Emilia Romagna e Puglia

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La Corte Costituzionale ha rigettato il ricorso delle regioni Toscana, Emilia Romagna e Puglia ritendendo che non ci siano presupposti fondati per dichiarare incostituzionale la normativa che riguarda il dimensionamento scolastico. Si tratta di una conclusione ampiamente prospettata, e il Presidente Occhiuto e la Vice Presidente Princi hanno agito correttamente non accodandosi su questo ricorso che è stato indicato per mesi dal Partito Democratico come imprescindibile ma che nei fatti si è dimostrato inutile”.

Così in una nota Pasqualina Straface, presidente della Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative.

Pasqualina Straface

“Le opposizioni – afferma – hanno accusato il governo regionale di non aver voluto ricorrere contro il provvedimento per questioni di appartenenza politica, mentre invece i nostri uffici legislativi erano già giunti alla conclusione che non ci fossero i presupposti per procedere. Al contrario, come Regione Calabria ci siamo sempre spesi nel richiedere a tutte le forze politiche concertazione ed unità di intenti per affrontare quello che è un provvedimento, lo ricordiamo, che nasce dal Governo Draghi di cui il Partito Democratico era parte integrante e che ha concordato con l’UE i criteri che oggi ci ritroviamo ad applicare. Quindi le opposizioni per tutti questi mesi hanno gettato fumo negli occhi cercando di confondere i cittadini utilizzando la questione del ricorso presso la Corte Costituzionale contro un provvedimento di cui hanno la responsabilità politica. Ricorso rimandato al mittente poiché, fra le altre cose, la Corte ha rilevato che tale provvedimento non richiede alle Regioni la chiusura di plessi scolastici quale conseguenza della determinazione del contingente organico dei dirigenti scolastici. Questa pronuncia da parte della Corte Costituzionale non ci rende ovviamente soddisfatti, vista la complessità della materia cui stiamo lavorando senza sosta, ma spegne la sterile propaganda politica del centrosinistra che ha dimostrato ancora una volta di non riuscire ad andare oltre la pura polemica politica senza costrutto”.

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