Sono stati costretti a rivolgersi alle Forze dell’Ordine i residenti di via Pozzo, una della maggiori arterie della cittadina tirrenica, esasperati e indignati per non aver avuto alcun riscontro alla petizione inviata al sindaco Giuseppe Marasco, a Claudio Corigliano, responsabile dell’Area tecnica del Comune e, per conoscenza, al prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Paolo Grieco per chiedere, dopo le improduttive proteste verbali presso gli uffici comunali, i ripetuti solleciti e le continue lamentele, la riapertura del cantiere aperto a settembre per realizzare la condotta di raccolta delle acque reflue. (https://mediterraneinews.it/2023/11/12/nicotera-in-via-pozzo-il-cantiere-e-ancora-aperto-i-residenti-scrivono-al-sindaco)
I lavori sono stati improvvisamente ed inspiegabilmente bloccati quando tutto sembrava procedere per il meglio e, da più di due mesi, gli abitanti della zona costretti a fare quotidianamente i conti con i disagi provocati dalle limitazioni al traffico, dalla polvere sollevata dai veicoli in circolazione, da buche e avvallamenti vari, ne attendono il riavvio.
I residenti, perciò, nella serata di venerdì hanno informato di tutto i carabinieri della locale Stazione che, insieme al maresciallo Luca Caravaglio, si sono portati sul luogo dove, determinati a risolvere la problematica, hanno ascoltato le loro proteste constatando direttamente la situazione di pericolo della strada dove sono presenti numerose buche e copiosi detriti ai bordi della carreggiata. La visibile situazione “post-bellica” ha allarmato i militari che hanno convocato il responsabile dell’Utc e i vigili, con l’idea di sequestrare la strada e chiuderla al traffico se non verrà messa in sicurezza. Gli operai della ditta incaricata dei lavori, così, hanno messo del nastro per segnalare il pericolo con l’impegno che nella giornata di sabato avrebbero messo in sicurezza l’arteria. E così è stato alla presenza del sindaco Giuseppe Marasco, dando appuntamento a oggi per cementificare, provvisoriamente, i profondi scavi di oltre duecento metri effettuati dai mezzi meccanici per collocarvi dentro i tubi, ma senza smaltire, per adesso, il materiale di risulta ammassato nella parte alta della via, in uno spazio laterale delimitato da griglie.
Eppure, da settembre, la drammatica situazione della via è stata più volte segnalata all’amministrazione comunale. Addirittura è stato oggetto di discussione dell’ultimo consiglio comunale durante il quale lo stesso primo cittadino aveva assicurato che i lavori sono stati bloccati in quanto la ditta incaricata chiedeva di essere pagata. “Adesso – dichiarava il primo cittadino – abbiamo queste anticipazioni, sono arrivate e i lavori riinizieranno. Ormai mancheranno circa 30 metri di scavo per collegare la nuova raccolta delle acque bianche. Finito il lavoro si farà la bitumazione di tutta la strada dove si è intervenuti. Sta arrivando l’inverno e, come sappiamo, quando si tratta di lavorare per strada i tempi si allungano, viste le piogge e tutte le varie conseguenze”. Perciò, oggi sono ripresi i lavori che non concluderanno definitivamente l’opera di realizzazione della condotta di raccolta delle acque reflue, ma sarà solo messa una “toppa” ad una situazione paradossale e rischiosa per gli abitanti considerando “che, avvicinandosi la stagione delle piogge, eventuali temporali renderanno impraticabile la via che, essendo in forte pendenza, potrebbe generare seri rischi soprattutto per gli abitanti delle case che si trovano sotto il livello della strada”.