E’ stato presentato a Gioia Tauro all’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Francesco Severi” il libro :“La ribellione di Michele Albanese” della giornalista Gabriella D’Atri.
L’opera fa parte della collana “Sotto scorta” dell’editore Castelvecchi, che raccoglie storie e testimonianze di chi è costretto a una vita senza libertà, semplicemente per avere adempiuto al proprio dovere. La collana indaga nella quotidianità di uomini e donne costretti al silenzio: giornalisti, magistrati, attivisti, preti di strada. Che vite sono le vite sotto scorta?
Qual è il rapporto con la paura di chi sa di essere nel mirino della criminalità?
Sono alcune delle domande rivolte a Michele Albanese, giornalista minacciato dalla ‘ndrangheta ed al quale dal 2014 è stata assegnata, appunto, una scorta. Una storia di resistenza, un viaggio nelle emozioni che l’accompagnano.
Albanese racconta la sua vita senza più quotidianità, la notorietà non cercata, l’amore per la sua terra, il sogno di una Calabria libera dalle mafie.
Dopo i saluti del sindaco della città Aldo Alessio che si è soffermato sull’importanza del momento; si sono succeduti gli interventi dei presidenti delle Associazioni che hanno fortemente voluto l’evento: il cav. Natal Zucco Presidente Associazione Pensionati di Gioia Tauro, la prof.ssa Saveria Lollio del Lab Donne, la prof.ssa Rina Ciccarelli Presidente A.D.I.C., la dott.ssa Rossella Gemelli Presidente Lions Club Gioia Tauro-Piana e del dirigente dell’Istituto Severi prof. Fortunato Praticò.
Subito dopo l’autrice ha presentato l’opera, raccontando la storia del giornalista Michele Albanese.
A seguire Michele Albanese ha raccontato le sue vicissitudini, che lo hanno portato, da quasi dieci anni, a vivere sotto scorta.
Al giornalista e soprattutto all’uomo manca quella cosa che ogni uomo anela: la Libertà!
Nel suo lungo excursus, quasi una confessione, il giornalista Albanese ha esortato i ragazzi che lo ascoltavano attentamente a studiare e ad intraprendere sempre percorsi all’insegna della legalità .
Albanese li ha, altresì, esortati ad evitare sempre le cattive compagnie, che portano sempre alla devianza e alla conseguente perdita della libertà.
Ha magistralmente presentato e moderato l’evento l’imprenditore Totò Castellano.