“ Padre Vincenzo Idà: dalla Calabria al mondo per evangelizzare gli ultimi” è il tema del convegno che si è tenuto a Terranova Sappo Minulio nella superba cornice del Palazzo della Storia, dell’Arte e della Cultura.

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“ Padre Vincenzo Idà: dalla Calabria al mondo per evangelizzare gli ultimi” è il tema del convegno che si è tenuto a Terranova Sappo Minulio nella superba cornice del Palazzo della Storia, dell’Arte e della Cultura.

L’evento è stato fortemente voluto e organizzato dal Serra Club Oppido Mamertina-Palmi, ed è stato presentato e moderato dal dott. Domenico De Angelis Vice Presidente Estensioni del Club.

Il dott. De Angelis ha sottolineato l’importanza della figura di Padre Idà il cui carisma ha raggiunto tutto il mondo.

A seguire la presidente del Club Serra  dott.ssa Lucia Ioculano ,  dopo aver ringraziato il sindaco  avv. Ettore Tigani per l’accoglienza, i relatori per la disponibilità e l’artista Maria Morgante per aver impreziosito l’evento con le sue opere, ha presentato il  Serra Club.

Il movimento internazionale laicale al servizio della Chiesa SERRA è sorto in  America, e prende  il nome di un frate minore francescano, Juniper Serra, che nel ‘700 fu evangelizzatore di vaste aree del “nuovo mondo”. Tra gli scopi dei Club, c’è quello di aiutare il Seminario nell’occuparsi degli aspetti che riguardano il rapporto della Chiesa con i giovani, riunendoli insieme alle famiglie, per creare momenti di riflessione alla ricerca della possibilità che in ognuno di essi si riveli, se esiste, la vocazione al sacerdozio. Non solo. Uno dei momenti fondamentali dell’attività dei “serrani” è la preghiera, che precede ogni incontro di lavoro e l’azione di  testimonianza in cui  volontari si prodigano per diffondere l’idea che la Chiesa, il Seminario e le vocazioni, si possano aiutare anche con una forma di missionariato laico che impegna uomini e donne anche attraverso la divulgazione della cultura, della solidarietà e la promozione di quei valori etici che sono alla base della civile convivenza tra gli uomini.

Il Serra Club è presente in 5 continenti, 35 stati, ci sono 700 Club e più di 20 mila soci.

In Calabria oltre  ad Oppido Mamertina, è presente  a Rossano e a Reggio Calabria, Distretto Calabria-Sicilia.

Il Club è seguito da un vescovo nominato dal  Serra Italia.

Vengono inoltre erogate borse di studio ai seminaristi e non manca la vicinanza e l’aiuto ai sacerdoti.

Il motto di San Junipero è “Siempre  Adelante! Avanti Tutta!”

Subito dopo l’avv Ettore Tigani, dopo i saluti istituzionali si è soffermato sull’importanza dei Clubs Service che svolgono un’attività meritoria per il territorio, ed ha rimarcato l’importanza della figura di Padre Idà.

L’avv. Tigani ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza della cultura volano di sviluppo del territorio.

Dopo i saluti di Padre Pasquale Carnovale Parroco di Terranova Sappo Minulio, l’artista Maria Morgante  insieme al Serra Club ha donato  una sua opera dedicata a Padre Idà per la casa generalizia.

La Morgante ha affermato:” L’amore può tutto, spero che la mia opera resti come simbolo di  questo messaggio”.

Preziosi sono stati gli interventi dei relatori.

Madre Bernardina Perez madre Generale Suore Missionarie dell’Evangelizzazione ha relazionato sul tema:” L’evangelizzazione nelle missioni(cosa fanno e dove sono le suore di padre Idà)”.

Madre Bernardina  ha  subito affermato:

”Il nostro Fondatore, don Vincenzo Idà, quando era parroco di Anoia Superiore, iniziò a preparare, attraverso la catechesi, un gruppo di ragazze a una vita dedicata a un profondo amore per l’Eucaristia e all’apostolato missionario, e un altro gruppo di giovani uomini, in formazione per il sacerdozio e la vita religiosa.

Le giovani, in numero di dodici, erano chiamate “le Ostie Viventi” e, non essendo ancora entrate nello stato di vita religiosa, si impegnavano con un voto privato di verginità.

Con questo nucleo di “Ostie Viventi”, la fondazione ebbe inizio ad Anoia Superiore,  il 5 agosto  del 1939.

Le rivoluzioni iniziano nei piccoli paesi, Gesù è nato a Betlemme.

La prima donna a guidare le altre come superiora fu Pasqualina Condò ed è quindi considerata cofondatrice della Congregazione”.

Continuando suor Bernardina ha aggiunto:” Per mettere in opera il nostro carisma a beneficio dei fratelli, dobbiamo innanzitutto sentirlo e viverlo in noi stesse, amando Gesù pane di vita, con passione e amore, e imitando sua Madre, la vergine Maria, come figlie affettuose e discepole devote.

Il nostro carisma si esprime attraverso la coniugazione di tre realtà: l’Eucaristia, la vita fraterna che si nutre di comunione e servizio, la missione dell’evangelizzazione. (Costituzioni # 6,7,8).

La nostra vita è centrata su: Amore a Gesù, Amore alla Madre del Verbo e Amore alla Chiesa

I nostri pilastri sono: l’evangelizzazione, la cura dei bambini e la cura degli anziani.

Oggi siamo  300 suore e siamo presenti in tantissime parti del mondo”

Infine Suor Bernardina ha concluso dicendo che è importante aiutare in modo concreto e silenzioso.

Padre Idà quando scriveva le Costituzioni le metteva sotto il Tabernacolo perché fossero opera di di dio.

La fede deve essere concretizzato con le opere.

Antonio D’Agostino, ex allievo di Padre Idà,  ha raccontato come gli insegnamenti del sacerdote hanno segnato la sua vita.

Tre ricordi  in particolare:  Padre Idà  sempre con il  Rosario tra le mani,  l’umiltà e l’amore, le omelie coinvolgenti e piene di passione.

Padre Idà era un modello per  tutti i giovani.

Infine  Padre Rocco Spagnolo Superiore generale Missionari dell’Evangelizzazione ha relazionato sul tema :” Padre Idà, chi è stato, cosa ha fatto, chi è (attualità del suo carisma)”.

Padre Rocco autore anche di volumi su padre Idà e su madre Pasqua Condò, ha subito affermato: ”Padre Idà prima di tutto è stato un uomo di Dio e di preghiera”.

Padre Rocco ha tracciato a grandi linee la vita del sacerdote.

Padre Vincenzo Idà nasce   a Gerocarne in provincia  di Vibo Valentia il 26 aprile del 1909 da una famiglia semplice ed onesta. Entra nel Seminario di Mileto il 1923. Completa poi gli studi filosofico – teologici a Catanzaro.

Viene  ordinato sacerdote il 28 luglio del 1935 e   nel 1937 viene nominato parroco ad Anoia Superiore,  dopo essere stato amministratore parrocchiale a Vazzano (VV).
Segue il carisma di don Francesco Mottola, fino a quando lo Spirito Santo non lo chiama ad altro.

Infatti, contemplativo ed apostolo, dotato di spiritualità eucaristico-mariana, fonda due Comunità religiose: il 5 agosto  del 1939, le Suore Missionarie del Catechismo, presenti in tutti i cinque continenti e  il 30 luglio  del 1950 i Missionari dell’Evangelizzazione.

Dotato di fervore missionario, nonostante le precarie condizioni di salute, si reca di persona in Messico dove apre le prime missioni, da dove in seguito, si sono sparse in tutto il mondo.
Proprio in terra messicana, a Oaxaca, sale in Cielo il 22 settembre del  1984.

Il suo carisma richiama la centralità e l’urgenza dell’evangelizzazione: “annunciare a tutti, in particolare ai più poveri, il messaggio di Cristo: “Mi ha mandato per annunciare ai poveri un lieto messaggio”.

Il 15 dicembre 2014 è iniziato il processo di beatificazione e santificazione.

La sua testimonianza è attuale, ha portato una corrente di grazia rinnovatrice, ha saputo “guardare le stelle e non la polvere”.

Era carismatico, rivoluzionario e profetico.

Padre Rocco si è soffermato sull’ attualità del servo di Dio, sia per la sua storia che per la testimonianza di vita; ha portato una ventata di novità, una corrente di grazia rinnovatrice.

Ha portato sogni e la capacità di sognare. Il desiderio di guardare lontano in alto e avanti.

Questo è attuale, perché oggi c’è il ” pensiero breve”, dove  tutto si brucia subito,

Si muove  per istinto e si misura per istanti.

Un eterno presente, senza identità.

Sembra sostituire quel pensiero debole del post- modernismo.

Questo pensiero non guarda al bene dei altri ma ai propri interessi.

Padre Idà  ha trasmesso  ai suoi giovani non solo amore ,ma passione di amore, facendoli studiare alle   Pontificie Università Romane.

Padre Idà  esortava tutti a farsi dono e anche questo  è attuale perchè qui da noi, nei paesi sviluppati, si vive circondati da doni e regali di tante cose spesso inutili.

Occorre uscire dalla dipendenza del virtuale dal mondo ipnotico dei social che imbambola.

Seguire lo stile di Gesù: quello della gradualità, che esce dalla logica” faccio per avere”” lavoro per qualcosa”.

Il mondo oggi si accontenta dei profitti e innesca competizione.

Padre Idà ha pensato agli ultimi, la vita deve essere donata.

Infine  la nostra società post- moderna è iperdigitalizzata e lo smartphone diviene rifugio ,via di fuga.

Padre Idà invita al silenzio ,alla meditazione, alla contemplazione.

C’è una sfida educativa! Occorre innescare una rivoluzione culturale!

Dopo l’intervento del prof. Pangallo, ha concluso l’evento la dott.ssa Ioculano,  la quale ha ringraziato i relatori per le loro testimonianze che  lasceranno un segno indelebile in tutti i presenti, le suore che ogni giorno si spendono per tutti e l’artista Maria Morgante per la presenza.

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