Giovedì 8 febbraio l’Associazione “Connessi in divisa”, presso l’Istituto “F. Severi” di Gioia Tauro, in collaborazione con l’istituzione scolastica ospitante, ha organizzato un incontro pubblico sul tema del Bullismo e del cyberbullismo.
All’ evento hanno preso parte, in qualità direlatori, il Dott. Serranò raffaele (Presidente dell’associazione “connessi in divisa”), il Prof. Francesco Rao (docente università torvergata di Roma), la Prof.ssa Francesca Frachea
(Coordinatrice commissione bullismo e cyberbullismo dell’I.I.C. Paolo VI Campanella), il Dott. Santo Gambareri (Psicologo-Cons. Ordine Psicologi della Calabria), il Dott. Sartiani Demetrio (Coordinatore Giovani CISL Reggio Calabria). Ha moderato l’incontro il Dott. Vincenzo Saccà.
Il Presidente Serranò nel suo intervento iniziale ha evidenziato come l’associazione da lui
rappresentata opera soprattutto per contrastare fenomeni di disagio piscologico che possono
venirsi a creare in determinati ambienti lavorativi per evitare che si arrivi, come spesso accade, a
situazioni davvero drammatiche, pertanto contrastare tutto ciò che può determinare condizioni
davvero spiacevoli diventa per l’associazione un imperativo comune. Inoltre ha sottolineato come,
oltre alla scuola, la famiglia assume un ruolo fondamentale nell’affrontare le problematiche del
bullismo e del cyberbullismo.
Agire tempestivamente può aiutare a prevenire comportamenti
aggressivi di tipo minaccioso che vanno a ledere chi è incapace di difendersi.
Successivamente il Professore Rao, interagendo con la giovane platea, ha saputo cogliere
l’attenzione degli astanti, soffermandosi soprattutto su alcuni dati statici molto importanti per il
tema trattato. La sua capacità relazionale ha fatto ben capire l’importanza della tematica
sviluppata trasmettendo ad ognuno il reale valore della vita.
Interessante anche l’intervento del Dott. Gambareri che ha saputo infondere tra i presenti il giusto
interesse verso la problematica del bullismo in generale. Ha saputo ben spiegare come attraverso
la rete si pone la vittima in uno stato di profondo disagio psicologico con insulti, derisioni ed
offese, diffondendo tante volte messaggi denigratori tesi a danneggiare con cattiveria la
reputazione della persona. In questi casi il timore assale l’animo umano gettandolo in un labirinto
senza uscita, dove la vergogna del soggetto prende il sopravvento con conseguenzevolte fatali.
Il Dott. Sartiani ha trattato l’argomento soprattutto dal punto di vista normativo. Ha tracciato le
linee guida tenute in alcuni Paesi dell’Unione Europea, evidenziando come soprattutto in Irlanda il
Bullismo ha portato tante persone in carcere per i reati commessi.
Le docenti Prof..ssa Frachea e la Vicaria Prof.ssa Raso dell’I.C. Paolo VI Campanella hanno
espresso minuziosamente quello che ogni giorno la scuola mette in pratica per arginare un
fenomeno davvero drammatico.
Tantissime domande sono arrivate dalla giovane platea presente quando è intervenuto il Vice
Sovrintendete della Polizia di Stato Mariani in servizio presso la Polizia Postale di Reggio Calabria.