“Il quadro culturale e letterario calabrese e reggino tra la fine dell’Ottocento e i primi venti anni del Novecento” è il tema del quarto incontro di approfondimento della figura di Giuseppe De Nava, nel centenario della morte dell’uomo politico reggino (27 febbraio 1924), promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca “Pietro De Nava” e con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria e della Deputazione di Storia per la Calabria. Ad affrontare il complesso argomento giovedì 15 febbraio 2024 alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Villetta De Nava sarà la Prof.ssa Francesca Neri, studiosa di letteratura italiana e calabrese mentre la Dott.ssa Daniela Scuncia interverrà con alcune note sull’arte figurativa reggina e calabrese di quegli stessi anni. Comincia dunque a completarsi il ciclo di manifestazioni commemorative dedicate a De Nava avviate qualche mese fa con una prima riflessione sull’opera svolta a livello nazionale e locale dallo statista reggino a cura di Giuseppe Caridi e Antonino Romeo alla luce dell’unica biografia a lui dedicata da Italo Falcomatà. Successivamente Fabio Arichetta (2^ incontro) ha analizzato il contesto storico e politico nel quale è maturata e cresciuta la sua esperienza politica nel reggino dall’Unità al terremoto e oltre, caratterizzato da accesi contrasti politici e amministrativi cui il sisma del 28 dicembre mise fine ma per poco. Nel terzo incontro invece il Prof. Renato Laganà ha ripercorso l’impegno del Reggino volto alla ricostruzione della sua città (e della vicina Messina) attraverso una serie di interventi legislativi spesso rallentati e/o impediti da un apparato burocratico, ieri come oggi, capace di frenare ogni slancio. Il quarto incontro sarà invece dedicato a delineare l’insieme degli aspetti culturali e letterari della Calabria e del Reggino all’epoca di De Nava, fondamentali per cogliere al meglio quegli elementi individuali e nello stesso tempo sociali che hanno prodotto l’uomo politico reggino più influente e importante di tutti i tempi, capace di coniugare l’amore e il legame per la sua comunità con le responsabilità verso la Nazione che gli derivavano dai suoi prestigiosi incarichi di Governo nei difficili anni della Grande Guerra.