Avevamo già segnalato una epigrafe dentro la sala del Consiglio comunale piena di strafalcioni nel tentativo di ricordare la dieta mediterranea a Nicotera. Un’altra epigrafe del Comune, con una foto storica del 1957, è stata affissa nel corso difronte la piazzetta del ristorante “La porta grande” dove si indica la presenza dello scienziato Ancel Keys, non raffiguratao affatto e scambiato con altra persona.
La settimana scorsa si sono svolte sabato 23 e domenica 24 marzo le giornate FAI alla scoperta degli antichi quartieri di Nicotera. I principali quartieri visitati sono stati la Giudecca, il Baglio e Palmentieri compresi i monumenti e gli antichi palazzi con i portoni incastonati in archi in pietra, ma anche le strette scalinate e slarghi protetti dai “cafi”. Tutti i visitatori sono rimasti incantati dalle bellezze della città di Nicotera.
A fare da Cicerone, non è stato chiamato l’esperto Ignorantologo, il delegato alla cultura del Comune di Nicotera, bensì, i preparatissimi studenti del Liceo Scientifico Statale “G. Berto” di Vibo Valentia.
Non sarà passata inosservata l’epigrafe affissa il 27 gennaio 2024 nel quartiere Giudecca, su iniziativa dell’Amministrazione Comunale, solennemente inaugurata alla presenza di autorità rabbiniche dell’UCEI, della Comunità Ebraica di Napoli e del Vescovo della Diocesi i quali, per garbo istituzionale, nulla hanno detto nel leggere gli errori di sintassi, di punteggiatura e quant’altro di sgrammaticato che questa Giunta comunale ha inciso, senza vergogna, evitando un minimo consulto con esperti di grammatica italiana. Con profonda e convinta incultura hanno preferito svergognarsi pubblicamente, gettando ombre sinistre sulla storia culturale di una città che è ancora la sede del primo Ginnasio e Liceo Classico nato in Calabria, a suo tempo, sede staccata di Napoli.
L’epigrafe incriminata è la seguente:
<1211-1511 – Amministrazione Comunale di Nicotera a seguito dell’editto emanato in nome del re di Spagna, Ferdinando il Cattolico, il 23 novembre 1510, alla fiorente cospicua comunità ebraica che per circa tre secoli, aveva dimorato in questo quartiere, venne dato un termine di pochi mesi prima di essere espulsa, si ricorda l’infausto avvenimento che pose termine a questa presenza che aveva arricchito la nostra comunità, sia in termini economici che culturali e spirituali.Nicotera li 27 Gennaio 2024>
Abbiamo posto l’epigrafe all’attenzione di un esperto e insigne professore di materie letterarie per esprimere una valutazione sulla sintassi e la grammatica, ricevendo il seguente giudizio, con voto inespresso, ma prossimo allo “zero tagliato”:
<L’epigrafe “leonina” presenta un testo alquanto confuso e contorto nella forma, che appare del tutto priva della necessaria scorrevolezza. I concetti espressi mancano di connessione logica e temporale per cui si fatica a individuare un nesso tra l’iniziale premessa e la conclusione dell’unico periodo formulato. Periodo che era, per lo meno, da sdoppiare. Tra l’altro, l’uso estemporaneo della punteggiatura non aiuta né la lettura né la comprensione del testo. Probabilmente, sarebbe stato preferibile l’elaborazione dell’iscrizione per come appresso:
1211-1511
Con l’editto del 23 novembre 1510, emanato in nome del re di Spagna Ferdinando il Cattolico, anche alla fiorente e cospicua comunità ebraica già da circa tre secoli presente in questa Giudecca, veniva imposto un termine di pochi mesi prima di essere espulsa.L’Amministrazione Comunale di Nicotera e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in memoria di quell’infausta prammatica sanzione, concordano la ripresa degli interscambi culturali e spirituali. Nicotera, 27 gennaio 2024>
Povera Nicotera! Attendiamo fiduciosi la liberazione dagli oppressori incolti, messi sotto esame della Commissione di accesso agli atti con concreto e prossimo scioglimento per vergognose infiltrazioni…inculturali.
In foto di copertina il delegato alla cultura Pino Leone e il sindaco Pino Marasco che sventolano bandiera….tenuta a mezz’asta…