In un clima di grande commozione si è svolta al Liceo Scientifico M. Guerrisi di Cittanova, un momento di riflessione dal titolo “Dalla sofferenza e dal dolore può nascere l’amore”. Grati a S. Ecc. Mons. Giuseppe Alberti, vescovo della Diocesi di Oppido M. Palmi che ha accolto l’invito a presiedere la Via Crucis, per i giovani con i giovani. Con il presule presenti anche don Letterio Festa, don Nuccio Borelli e don Salvatore Giovinazzo.

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In un clima di grande commozione si è svolta al Liceo Scientifico M. Guerrisi di Cittanova, un momento di riflessione dal titolo “Dalla sofferenza e dal dolore può nascere l’amore”. Grati a S. Ecc. Mons. Giuseppe Alberti, vescovo della Diocesi di Oppido M. Palmi che ha accolto l’invito a presiedere la Via Crucis, per i giovani con i giovani. Con il presule presenti anche don Letterio Festa, don Nuccio Borelli e don Salvatore Giovinazzo.

Le sue considerazioni sono arrivate al cuore di circa 800 alunni e 60 docenti e il   suo invito autorevole “a pensare per non lasciarsi fregare” ha scosso tutta la comunità scolastica magistralmente guidata dalla Dirigente  Avv. Clelia Bruzzì sempre in prima fila a incoraggiare percorsi innovativi finalizzati alla  formazione degli studenti.

La scuola non può fare a meno di offrire occasioni di crescita, di riflessione, di studio e nel diventare “specchio” di tutta la realtà sociale deve orientare l’agire delle nuove generazioni per la costruzione di una società moderna e solidale.

Ritrovarsi a celebrare una via crucis non è stato un semplice momento religioso di spiritualità, ma ha avuto un duplice obiettivo: far vivere ai giovani una tradizione molto partecipata del nostro territorio  e – attraverso la pietà popolare – il ripercorrere la via del dolore, è diventato un modo per dire che la storia è attraversata da tanti  Cristi e da tante Vie Crucis.

Il percorso, coordinato dalla Prof. Pasqualina Ierace, ha fatto prendere coscienza delle tante croci che gravano sull’umanità, sia ai i ragazzi che credono che a quelli che si professano non credenti. L’esperienza ha avuto un grande valore educativo perchè formare le nuove generazioni significa anche e soprattutto mostrare il vero volto della nostra società e dei valori che dovrebbero guidarla.

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