Non ci voleva tanto per capirlo, i segnali di queste ultime settimane andavano in una direzione negativa, la mancanza di anestesisti, il funzionamento a singhiozzi del comparto operatorio, le continue crisi dei reparti dovute a carenze di personale, tutti indicatori che confermano un chiaro orientamento politico che ormai è venuto a galla, ovvero la volontà di cancellare completamente l’ospedale di Polistena.
Nel DCA 69 del 14/03/2024, nel DCA 78 del 26/03/2024 ed andando a ritroso scopriamo che già nel DCA 198 del 12/07/2023, ricompare l’ipotesi di chiusura, precisamente nella parte dedicata alla costruzione dei nuovi ospedali compreso dunque quello che dovrebbe sorgere nella Piana a Palmi .
Si legge testualmente per tre volte consecutive in ogni decreto: ”Il nuovo presidio è maggiore dei posti letto programmati e sostituisce totalmente l’attuale offerta pubblica dell’area interessata”.
Tale dicitura fu la causa dello scontro nel 2015 con l’allora Commissario alla Sanità calabrese Massimo Scura che successivamente dopo una forte mobilitazione cancellò con un nuovo decreto il n. 64/2016 tale previsione stabilendo viceversa che “La verifica del ruolo degli attuali presidi che insistono nell’area di riferimento, sarà rivalutata successivamente al completamento dei nuovi ospedali, anche in coerenza con le esigenze di riequilibrio dei posti letto tra le aree territoriali”.
Ed infatti è corretto pensare che un nuovo presidio nella Piana possa solo integrare la forte carenza di posti letto in rapporto al numero degli abitanti, attualmente ben al di sotto dei 3 ogni 1000 abitanti previsto dalle linee guida.
Se già oggi i viaggi della speranza e le liste di attesa sono fenomeni diffusi, ciò che dovrebbe fare la Regione Calabria è incrementare i posti letto negli ospedali esistenti, non cancellare presidi ospedalieri dalla cartina geografica.
Al reinserimento della gravissima previsione di sostituire l’ospedale di Polistena con un nuovo ospedale, non a Polistena ma a Palmi, si aggiunge la sottovalutazione dell’elisuperficie di Polistena che potrebbe essere potenziata come base di volo oltre che essere utilizzata come piazzola di atterraggio.
E’ infatti arcinoto che l’eliporto di Polistena compie questa attività almeno dal 2020, giusta autorizzazione ENAC peraltro rinnovata. Solo nel 2023 su 64 movimenti avvenuti verso e dall’elisuperficie di Polistena n. 10 sono stati in notturna. Pertanto Polistena potrebbe diventare insieme a Lamezia base di volo notturna e diurna.
Per tali motivi e di fronte ai nuovi indirizzi della Regione Calabria che non lasciano prefigurare nulla di buono per il diritto alla salute nella Piana di Gioia Tauro, sappia il Presidente/Commissario alla sanità Occhiuto che non staremo a guardare.
Il 4 maggio a Polistena è in programma una grande mobilitazione che muoverà contro lo smantellamento dell’ospedale di Polistena chiedendone, viceversa, il suolo rilancio a tutela della sanità pubblica della Piana e del diritto alla salute dei cittadini.
Michele Tripodi Sindaco di Polistena