Carissimi Tutti,
anche per la SANTA PASQUA di oggi rimane attuale quel grande insegnamento del Concilio Vaticano II, per il quale ” si può pensare legittimamente che il futuro dell’ UMANITÀ sia riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza ” – Gaudium et Spes n.ro 31-
Attraversiamo, infatti, una stagione molto triste, con il mondo gravemente deturpato dalla violenza delle cd. ” guerre a pezzi ” sparse per il mondo, cui si sono aggiunte:- la guerra scatenata alla nobile NAZIONE UCRAINA, che eroicamente continua a resistere alla proditoria aggressione imperialista RUSSA. Il riferimento è anche all’altra guerra cosi cruenta nel mediterraneo, proprio alle porte di CASA tra ISDRAELE E PALESTINA, che lambisce i luoghi più cari alla cristianità in TERRA SANTA.
Sappiamo di attraversare tempi di grandi tristezze, in cui la morte è entrata nella nostra quotidianità essendo vissuta proprio in diretta TV, con immagini terrificanti di inaudita violenza per guerre con distruzione di Città e vere carneficine umane. Non vengono risparmiati neppure i bambini, con l’incombente pericolo di una catastrofe umanitaria. E non vanno taciute
le violenze sulle donne e quelle di ogni altro genere che segnano, in maniera sinistra, aspetti tanto delicati della nostra esistenza, dove lo stesso rapporto uomo-donna risulta deturpato e minato dalle fondamenta dall’ istinto del possesso e da ricorrenti femminicidi.
E siamo pure consapevoli delle altre sfide dei nostri tempi:
crisi economiche inarrestabili, con divari crescenti quanto incolmabili tra il NORD ed i SUD del MONDO, derive ambientali con pregiudizi irreversibili degli ECOSISTEMI, MIGRAZIONI di dimensioni planetarie per gli squilibri economici tra. NAZIONI RICCHE e NAZIONI POVERE, che diventano fonti di crescenti ingiustizie, che alimentano giustamente la collera dei poveri.
Ed allora dobbiamo cercare quelle ragioni di VITA e di SPERANZA di cui alla riferita ENCICLICA. Sono ragioni valide e spendibili che rinveniamo
nella riconversione interiore di ogni uomo di buona volontà, che dovrà riscoprire l’ amore verso il prossimo, nella piena consapevolezza che GESÙ è risorto anche per tutti NOI e che non ci abbandonerà mai. La SUA PAROLA illumina il nostro cammino di vita, spesso oscurato da quanto accade intorno a NOI e nel nostro stesso cuore. Sarà proprio LUI ad aprirci un orizzonte sconfinato di speranza, più solida ed affidabile delle nostre vacillanti e talvolta caduche speranze.
Lo farà certamente senza scandalizzarsi delle nostre fragilità ed incoerenze, anche fermandosi per curare le nostre ferite dell’animo.
E sarà sempre LUI a venirci incontro chiamandoci per nome e conoscendo nel profondo i nostri desideri, i progetti di vita, i nostri pensieri più reconditi, i nostri stessi affetti che coltiviamo,
nonché la nostra libertà spesso confusa ed impacciata, con i nostri dolori e le nostre sconfitte, le nostre stesse personali speranze parzialmente od integralmente rimaste incompiute, comprese le nostre paure e fragilita’ personali.
L’ augurio che sentiamo di fare a NOI CRISTIANI ed a tutti gli UOMINI DI BUONA VOLONTÀ
di contribuire a cambiare per sempre la superiore narrazione della vita, non solo a BENEFICIO NOSTRO, ma anche di CHI con NOI CONDIVIDE LE PAURE che questo tempo continua ad alimentare nei nostri cuori.
Con tali riflessioni personali auguro ad ognuno di VOI ed ai vostri cari, una SANTA e SERENA PASQUA.
SANTO SURACE
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