“Nessuno può pensare di sostituire l’essere umano con un fake. La creazione e la diffusione di concorsi di bellezza dedicati a modelle generate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale apre una seria riflessione. A che serve un contest che premia ciò che non esiste nella realtà?”.
Così la patron di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, in merito alla notizia pubblicata da giornali e siti web sulla creazione di concorsi di bellezza riservati a modelle create con l’intelligenza artificiale, in grado di rispondere perfettamente alle domande e di incantare il pubblico con il loro portamento.
“Che l’intelligenza artificiale sia diventata uno strumento per fare marketing è chiaro – dice Patrizia Mirigliani -. La notizia riguardante il concorso di Miss AI apre un serio dibattito su questioni di carattere culturale, etico e sociale perché quella che è un’opportunità può nascondere delle insidie”.
E conclude: “Con l’intelligenza artificiale si crea un modello di bellezza finto che distrugge la figura femminile creando omologazione. Leggo che anche i giudici del concorso sono generati dall’intelligenza artificiale e mi domando quale sia, a questo punto, l’obiettivo finale? Viviamo un momento storico caratterizzato da grande cinismo, individualismo e da scarsa progettualità. Che cosa si sta facendo per valorizzare e tutelare la donna? Il dibattito è aperto”.