Si è svolto a Piazza del Marinaio il comizio elettorale del candidato a sindaco di Gioia Tauro Rosario Schiavone.
Schiavone, ha subito salutato i suoi sostenitori dicendo:” Tanti sono i ricordi che conservo di questa piazza ed anche se non sono nato nel quartiere Marina ,amo infinitamente il mare”.
Continuando Schiavone ha affermato:” Si parla di accordi, ma io non ho fatto accordi con nessuno. Abbiamo parlato con tutti i soggetti politici della città, proponendo un cambiamento della classe dirigente ,ma nessuno ha accettato.
Il mio solo desiderio è cambiare la città”.
Subito dopo Viviana De Maio nel prendere la parola, ha affermato:
” La mia candidature a sostegno di Rosario Schiavone, parte da lontano.
Nel 2019 mi sono candidata per la prima volta e in questi anni mi sono confrontata con tanti.
Io sono fermamente convinta che il cambiamento deve partire dal basso.
Ho scelto questo progetto perché Gioia Tauro ha bisogno di una rivoluzione.
Il mio Dipartimento è politiche sociali e Terzo settore ed il mio sogno è un paese accessibile a tutti”.
Infine La De Maio ha concluso:” Noi vogliamo essere la nuova classe dirigente di Gioia Tauro”.
A seguire Alberto Infusino, si è soffermato sulla necessità di riqualificare gli impianti sportivi della città, attraverso la privatizzazione, e sull’importanza dell’inclusione.
Cristian Carbone si è soffermato sull’importanza della cooperazione sociale e sull’unità.
“Il dovere del politico è difendere la città. Gioia Tauro non è stata difesa ,quando hanno istallato gli ecomostri e nemmeno quando hanno distrutto l’ospedale e la stazione. Il nostro obiettivo è quello di amministrare la città, voltando pagina”.
Appassionato l’intervento del dott. Pugliese che ha affermato:
” Questa città deve risorgere partendo dal basso, senza rivolgersi altrove”.
Il dott. Pugliese ha sottolineato che è impossibile, allo stato attuale, trasformare l’ospedale gioiese in un centro di eccellenza.
“Ci vorrebbe un miracolo che solo i cittadini possono fare, voltando pagina”.
Infine Rosario Schiavone ha concluso:” Nessuno può fermare il cambiamento che la città ha bisogno”.
