Morto l'antropologo prof. Luigi Maria Lombardi Satriani. Morto l'antropologo prof. Luigi Maria Lombardi Satriani.

Morto l’antropologo prof. Luigi Maria Lombardi Satriani.

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È morto il Professore Luigi Maria Lombardi Satriani. La sua dipartita svuota la Calabria di un interprete di questa terra raccontata nei numerosi suoi scritti che diventano patrimonio storico-antropologico, demologico e interprete dell’umano vivere. Giovanissimo (appena 30 anni) ha ricoperto la cattedra di “Storia delle tradizioni popolari” presso l’Università di Messina e da qui sarà un crescendo che oggi lo annovera tra gli antropologi più accreditati nel mondo. Le sue opere divengono linfa viva per quanti si avvicinano alla cultura subalterna.

Tra l sue opere ricordiamo “Contenuti ambivalenti del folklore calabrese – ribellione e accettazione nella realtà subalterna” del 1968; “Antropologia culturale” del 1980; “ Il ponte di San Giacomo” fatto a quattro mani con Mariano Meligrana, 1982 e numerosissimi altri che oggi fanno scuola nell’universo antropologico in quanto ha saputo guardare, servendosi della sociologia quanto della psicologia in una lettura marxista, demartiniana di quella condizione della miseria, del ruolo delle donne della funzione dei valori religiosi quanto della bramosia dell’emigrazione. Il professore Lombardi Satriani da forza a tutta quella letteratura meridionalistica fatta di autori come il Colajanni, Gramsci, Labriola, Salvemini, Villari, Zanotti Bianco ed altri che hanno raccontato questa terra di Calabria amata e odiata, desiderata e allontanata, cercata ma mai voluta per sempre.

Le sue lezioni universitarie a Messina, Napoli, Roma, Texas, Austin sono state rivoluzione culturale: essere era importante per ogni intellettuale, per ogni accademico che veniva rapito da quella sua voce rauca e decisa con una ricchezza fraseologica riservata a pochi proprio per l’elevata padronanza della narrazione sempre intessuta con riferimenti di primo piano locale e internazionale. Indagatore della filosofia naturale del popolo con lo scrutare il passato attraverso i canti e le novelle, i costumi nella convinzione che lo studio è mirato all’identità dell’edificio della storia folklorica del popolo calabrese.

Una certezza che si lega al filologo e al letterato, al dialettologo e al linguista, per dirla con Cluckhohn è il sapere indagare nella cultura che è espressione di un sistema derivato storicamente fatto di disegni impliciti ed espliciti mediante un processo di integrazione culturale. Filologo, dialettologo, antropologo, etnologo, storico, sociologo, non si può comprendere Luigi Maria Lombardi Satriani se non lo si legge attraverso questa pluralità disciplinare che ha saputo incarnare fino all’ultimo anche quando ormai il suo era un semplice contributo culturale che determinava subito dopo la parola fine. Una figura che ha inorgoglito la sua terra di Calabria, l’Italia e l’Europa in una dimensione così unica che possiamo sicuramente affermare: irraggiungibile!

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