NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

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“Notte prima degli esami”, non è soltanto la canzone del grande Antonello Venditti, ma è davvero la notte di tutti gli studenti del mondo, che devono affrontare gli esami di maturità.

Ognuno di noi ha avuto la sua “Notte prima degli esami”, o forse  tantissime  notti prima degli esami, perché come disse un giorno Luigi Mamone: “E’ proprio vero, gli esami non finiscono mai”.

Anche se la canonica notte è quella della maturità, dove ogni studente,  attraverso la sua preparazione dimostra di essere maturo  per  entrare nell’agone della vita, degli altri esami, delle altre lotte, delle vittorie e delle sconfitte, delle lacrime e delle gioie.

La mia “Notte prima degli esami”, fu quella tra il 5 e il 6 luglio del 1987, ed è stata davvero caratterizzata dalla canzone di Venditti che insieme alle canzoni di Battiato,  sono state la  colonna sonora della mia adolescenza.

Quella notte, ho voluto solo Venditti come sottofondo al Decadentismo,  al Verismo, alla Critica della Ragion Pratica di Kant,  a Schopenhauer, Kierkegaard e  Nietzsche.

Nel silenzio della mia cameretta, con vista ulivi Acton di Leporano, ripetevo tutto, guardando Selene che splendeva superba nel cielo.

Nel silenzio della notte, Venditti mi consolava, Selene stregava la mia anima affamata d’amore, di speranza, di futuro, di vita.

Quella vita, che al borgo natio mancava.

“Notte di lacrime e preghiere la matematica non sarà mai il mio mestiere”.

Era vero io odiavo la matematica, odio ancora i numeri, ma per fortuna non era materia del mio esame .

Io portavo Italiano e Filosofia.

Il prof. Antonio Pettinato di Reggio Calabria, mi aveva fatto innamorare della Filosofia, l’Italiano era già nel mio cuore da sempre.

“Se l’amore è amore. Se l’amore è Amore”.

Non riuscivo a dormire, ma poi ad un certo punto, il sonno prese il sopravvento su Kant e  su Venditti.

Mi svegliò papà con l’immancabile tazzina di caffè.

Reggio Calabria mi aspettava, ma io non mi sentivo pronta per sostenere l’esame, o forse non ero cosciente di essere pronta.

6 luglio 1987. Ricordo che mentre io morivo, i professori della commissione mangiavano la granita al  caffè con panna e brioche!

Sostenni l’esame e  dopo il “più bel chilometro d’Italia”, che è la Via Marina di Reggio Calabria ,mi accolse  con un caloroso abbraccio.

Era davvero finita!

A casa, mamma mi accolse con un delizioso pranzetto per festeggiare il mio esame.

Mi sentivo libera, finalmente libera.

Poi strada facendo, ci sono stati altri esami: all’università ,all’Istituto Teologico, ai Concorsi e all’esame più bello della mia vita:  quello per diventare giornalista.

Ma mai dimenticherò la mia prima vera notte prima degli esami:

“ Notte di lacrime e preghiere

la matematica non sarà mai il mio mestiere.

Si accendono le luci qui sul palco
Ma quanti amici in torno, che viene voglia di cantare
Forse cambiati, certo, un po’ diversi
Ma con la voglia ancora di cambiare

Se l’amore è amore
Se l’amore è amore
Se l’amore è amore
Se l’amore è amore
Se l’amore è amore”

Come non dimenticherò  mai la notte del mio primo esame all’università  di Pedagogia Sociale con il compianto professore Antonino Mangano.

Stessa canzone, stessa emozione, stesse speranze e dolore vista ulivi Acton di Leporano.

A tutti gli studenti che domani affronteranno gli scritti, alla loro notte prima degli esami, alla mia amatissima nipote Alessandra la cui nascita mi ha riempito di emozione e gioia indescrivibili, dedico questo scritto, con l’augurio che possano realizzare tutti i loro sogni, con la consapevolezza che non si potranno mai avverare, senza  aver trascorso “la notte prima degli esami”.

In bocca al lupo ragazzi dalla redazione di Mediterraneinews.

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