“Femminile e Femminismo” è stato il tema di un importante convegno, che si è svolto a Palmi venerdì 19 luglio, presso l’Auditorium “Prof Pietro Ciappina” della Scuola Superiore di Psicologia Applicata “G. Sergi”.
L’evento è stato fortemente voluto e organizzato dall’Associazione Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia, e si è aperto con i saluti della Presidente prof.ssa Assunta Carrà Ciappina.
La prof.ssa Ciappina ha presentato al numeroso e attento pubblico presente i Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia, che sono un’associazione autonoma, solo laicale, riconosciuta dalla competente Autorità Ecclesiastica nel 1973.
Il Movimento nacque a Roma nel 1937, a seguito della dichiarazione di “Venerabile”, da parte del Papa Pio XI, della Regina delle Due Sicilie, Maria Cristina di Savoia, quale “Opera” dipendente dall’Unione Donne di Azione Cattolica.
Nel 1971 (quando le “Opere” avevano ormai cessato di esistere come tali) si organizzava in Associazione autonoma, con un proprio Statuto e una propria struttura organizzativa, che manteneva la precedente ispirazione cristiana.
Già nel 1940, si contavano una trentina di Convegni che, nella seconda metà del secolo, via via, si estendevano a tutte le principali città italiane. Il movimento ebbe, ripetutamente, l’onore di essere ricevuto in udienza privata dalle Loro Santità i Pontefici: Pio XI, Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II.
Il 25 gennaio 2014 la Venerabile Serva di Dio Maria Cristina di Savoia è stata proclamata Beata.
I Convegni sono riunioni e ritrovi che si identificano soprattutto in centri di apostolato e di penetrazione cristiana nel mondo socio-culturale.
L’Associazione vuole essere al servizio della Chiesa nella sua missione di evangelizzazione, e si propone i seguenti scopi: formazione cristiana, religiosa, morale, culturale e sociale delle Aderenti. Testimonianza cristiana e presenza attiva nella vita sociale.
L’Associazione conta più di 80 Convegni in tutta Italia.
I Convegni locali organizzano conferenze, incontri, tavole rotonde su argomenti religiosi, sociali e culturali, con relatori che garantiscono una corretta Impostazione cristiana. L’attività culturale si accompagna ad un’attenzione alle persone attraverso momenti di convivialità ed iniziative culturali di respiro.
Subito dopo Mons Giuseppe Alberti vescovo della diocesi Oppido Mamertina-Palmi si è soffermato sull’importanza della tematica, molto attuale per vari motivi, soprattutto se pensiamo allo situazione delle donne, 100 anni fa addirittura, non potevano nemmeno votare.
Mons. Alberti ha sottolineato che, nonostante i grandi passi di crescita, frutto di processi storici, c’è ancora tanto da fare.
Ha brillantemente relazionato sul tema, l’Avvocata Anna Pizzimenti, esperta in politiche di genere.
Femminile e Femminismo è un binomio che richiede riflessione di contenuto e di metodo. Avrebbe potuto essere declinato in molti modi ma deve comunque restare nelle finalità che l’associazione persegue.
L’endiadi si possono scindere e anche ricomporle insieme.
Gli eventi storici sono arrivati a noi senza la versione delle donne .
Simone de Beauvoir diceva:” La rappresentanza del mondo è opera dell’uomo. Lui è il soggetto, lei è l’altro”.
Il femminile è però presente nel Cristianesimo sin dalla creazione, e il progetto di Dio è Duale.
Però nel racconto successivo la donna è sottomessa all’uomo.
Sant’Agostino diceva che Eva è sottomessa all’uomo perché è nata da Adamo, mentre Raissa Martens diceva che questo è un grande vantaggio perché Adamo è stato creato dal fango.
L’equivoco è di aver fatto della differenza una subordinazione.
Per un retaggio culturale si è tramandato nei secoli e si è cristallizzato.
La sottomissione della donna all’uomo è un fattore culturale.
La lotta delle donne è iniziata con la Rivoluzione Industriale , il percorso è stato lungo, ma a poco a poco ha consentito alle donne di potersi insediare.
In Francia le donne hanno fatto tantissimo.
Il percorso del femminismo, dal punto di vista femminile, necessita di una rivisitazione.
Agli inizi del 2000, nel contesto americano ha avuto una svolta significativa .
L’ avvocata Pizzimenti, ha poi concluso sottolineando l’importanza della complementarietà.
Un termine importante che ritorna spesso nei documenti di San Giovanni Paolo II, in particolare nella “Lettera alle donne”, dove viene sottolineato il principio dell’aiuto, la donna è il complemento dell’uomo.
Concetto che si trova pure in Goliarda Sapienza e che consente la realizzazione dei diritti umani.
Infine Mons. Alberti ha rimarcato l’importanza della Lettera alle Donne di San Giovanni Paolo II, sottolineando che comunque c’è ancora molta strada da fare.