Anche l’Avis provinciale di Vibo ha la sua consulta giovani

Nessun commento Share:

Nasce anche nell’Avis provinciale di Vibo, dopo un incontro dei giorni scorsi presso la sede di viale della Pace, la consulta giovani, un organo interno all’associazione, attivo e vitale, composto da ragazzi fino ai 30 anni, col compito di promuovere la cultura del dono e della solidarietà tra i coetanei (dalla maggiore età più giovani si è e più è importante che si capisca l’importanza del dono), accogliere i donatori e fidelizzarli, attraverso un linguaggio semplice e iniziative volte a coinvolgere e a rendere parte attiva di una realtà che (ri) dona vita a chi ne ha bisogno. E chi ne ha avuto, di bisogno, sa di cosa si sta parlando. Per questo, tra giovani e meno giovani, è importante diffondere un unico messaggio: per aiutare non aspettare di avere bisogno e che siano gli altri a farlo; sii tu l’altro che lo fa. Ad annunciare la notizia con l’entusiasmo che le compete la presidente, Caterina Forelli, rimasta positivamente colpita dal fatto che i ragazzi che ne fanno parte sono tutti giovani che hanno svolto il servizio civile presso l’associazione, hanno recepito l’importante messaggio che promana dal donarsi incondizionatamente e anonimamente e, con ardore,  hanno deciso di continuare attivamente, gratuitamente e volontariamente sulla strada intrapresa e appresa, cercando di trasmettere le stesse coordinate e le medesime sensazioni a chi, magari distratto dalle spensieratezze dell’età, non segue la stessa bussola. Le indicazioni che dovranno fornire sono semplici e sono uguali per tutte le direzioni. A nord, sud, ovest est c’è un bisogno: quello di chi, momentaneamente o per malattia, necessita di un “farmaco rosso”, che non si produce in laboratorio. Alle stesse latitudini c’è chi si dispera e spera che qualcuno di buon cuore intervenga. Usando lo stesso metro di misura ci dev’essere chi intuisce il bisogno e decide di donarsi. Non esistono coordinate per chi decide di fregarsene. Tutto, se necessario e si vuole, si può raggiungere. Non esiste “un’isola che non c’è”.  A fare parte del nuovo e dinamico organismo sono: Nicola Polistena (coordinatore); Giulia Mio (vice); Maria Galati, Giulio Pellegrino e Laura La Pera (componenti esecutivo); Raffaella Cirianni, Paola D’Amico e Angelo Belvedere (componenti consiglio). Beata gioventù e beata voglia di comunicare un valido messaggio. Un virus benefico che, voglia Dio, si propaghi a dismisura. “Malattia” che l’Avis provinciale desidera si espanda sempre più, con iniziative vecchie e nuove: sarà riproposto un “percorso naturalistico del dono”, per amanti del trekking (e, ovviamente, della solidarietà); a breve ci sarà una nuova sede di proprietà, ove sarà possibile istituire l’Udr; adesione al progetto “Plasma”; incremento degli incontri nelle scuole e sulle piazze.

Condividi questo Articolo
Previous Article

I sentieri della memoria, Calabrese: “La manifestazione di Bovalino indispensabile per non dimenticare”

Next Article

Aldo Alessio già sindaco di Gioia Tauro:”Oggi commemoriamo il 54° anniversario in memoria del deragliamento del treno del sole

You may also like