A Reggio Calabria il principe Emanuele Filiberto di Savoia fa innamorare le Muse

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Cultura, storia,  bellezza, raffinatezza ed eleganza, sono stati gli ingredienti che hanno caratterizzato il “Secondo Premio Muse 2025” dell’omonima Associazione, presieduta da Giuseppe Livoti.

Il Premio è stato consegnato a S.A. Emanuele Filiberto di Savoia, nuovo Capo della dinastia sabauda,  presente a Reggio Calabria per tutta una serie di eventi promossi e coordinati dal Delegato Gran Magistrale per la Calabria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, nob. Avv. Domenico Lupis.

Il prof. Livoti, non senza emozione, ha presentato l’Associazione, fortemente impegnata nell’ambito culturale, tesa alla valorizzazione delle arti, nonché della bellezza, e che per questo rappresenta “la Reggio bella e gentile”.

Il prestigioso riconoscimento  da 25 anni viene ritirato da volti e personalità importanti del panorama nazionale e non solo e viene  assegnato per le continue attenzioni che il principe ha nei confronti degli “ultimi e di coloro che vivono in difficoltà” creando eventi di beneficenza ed anche per il suo legame storico con la città di Reggio Calabria.

Riconoscimento, da poco ritirato dalla giornalista Danila Bonito.

Infine  il prof. Livoti ha ringraziato l’avv. Domenico Lupis per l’impegno profuso, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria storica

La Senatrice Tilde Minasi, ha ricordato il legame di Casa Savoia con la città di Reggio Calabria, in particolare l’impegno della Regina Elena, dopo il terremoto del 1908.

L’avv. Domenico Lupis, nel suo intervento si è soffermato sull’importanza del momento.

Il principe Emanuele Filiberto , nel suo intervento ha parlato del suo legame forte con la Calabria, ricordando che nel periodo dell’esilio in Svizzera, erano proprio i calabresi  che gli raccontavano l’Italia.

“In Calabria sto bene, mi sento a casa. Ricordatevi che in casa Savoia avete un amico che vi pensa e che vi vuole bene”.

Il principe  ha poi parlato degli  Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, che  si occupano storicamente di opere di beneficienza e solidarietà, in Italia e all’estero, grazie anche alle molte delegazioni che ne diffondono e promuovono attività in tutto il mondo, in particolare l’’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, detto anche Ordine Mauriziano.

Infine,  il principe ha concluso, ribadendo il suo amore per la Calabria e il Meridione e l’amore per la sua famiglia e le sue figlie, pietre miliari nella sua vita.

Emozionante il momento della premiazione, preceduto dalla consegna degli omaggi da parte della pittrice Tina Nicolò, della pittrice Cristina Benedetto, di Dafne Nocito e dell’orafa Wanda Simone.

Questa la motivazione del Premio: a S. A. R. il  Principe Emanuele Filiberto di Savoia per il Suo impegno e il Suo legame storico con la città di Reggio Calabria così come testimoniato dal monumento posto sul Molo di Porto Salvo, luogo dove il Re Vittorio Emanuele III era sbarcato toccando, per la prima volta, il suolo nazionale da Sovrano, dopo l’assassinio del padre S. M. Umberto I il 31 luglio 1900. Personalità versatile, in questi anni ha promosso importanti progetti internazionali e nazionali, apportando, in alcuni contesti locali, un contributo di aiuto anche a sostegno di coloro che vivono quotidianamente la condizione di disabilità. Assistenze concrete che aiutano e promuovono, tramite il costante apporto di S.A.R., progetti di integrazione sociale, umana risvegliando le coscienze nel contemporaneo.

Presente il direttivo delle Muse, con le due vice presidenti Orsola Latella e Stefania Isola.

L’evento è stato intervallato dalla dolcissima musica del maestro Cecilia Popa Mare, violinista del Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria.

 

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