Curiosità: Al vischio sono riconducibile leggende e tradizioni molto antiche: per le popolazioni celtiche, che lo chiamavano oloaiacet, era assieme alla quercia considerato pianta sacra e dono degli dei. Secondo una leggenda nordica teneva lontane disgrazie e malattie. Continua in molti paesi a essere considerato simbolo di buon augurio durante il periodo natalizio. Baciarsi sotto un ramoscello di vischio la sera di Capodanno è ormai una tradizione consolidata e un rito che si ritiene “porti fortuna
Il Vischio deve il suo nome alla sostanza viscida contenuta nelle bacche che sono tossiche per l’uomo ma non per gli uccelli i quali, dopo essersene nutriti, diffondono i semi tramite gli escrementi. La sua tossicità dipende dall’alto contenuto in Viscumina e da altre sostanze peptidiche. L’avvelenamento da vischio ha una sintomatologia molto seria e complessa (con manifestazioni a carico sia del sistema cardiocircolatorio, di quello nervoso e dell’apparato digerente) e, sebbene raramente, può indurre il collasso circolatorio ed avere esiti fatali. Ne sono immuni i merli e i tordi che si nutrono delle bacche e contribuiscono alla loro disseminazione.
Tutto ciò premesso per il buon augurio nel periodo natalizio vengono allestite molte Vie del Vischio in Italia con città e paesi che fanno a gara per abbellire le vie in maniera più o meno sfarzosa. Sono un forte richiamo tra le festività e, per circa 30 giorni dall’Immacolata all’Epifania, rianimano le vie con il cosiddetto “Turismo di prossimità e Turismo esperienziale”, un modo per far conoscere i borghi italiani e rivivere il Natale con la festosità delle luminarie.
Tra le Vie del Vischio più antiche vi è quella di Argenta (FE) con la Festa di San Nicola e del Vischio. Da 20 anni a Saint-Denis (AO) torna la Festa del vischio e il mercatino. In Puglia i paesini della Valle d’Itria: Alberobello, Locorotondo, Cisternino, ma anche Ceglie Messapica, si trasformano in Vie del Vischio con presepi incantati.
In Calabria il Natale con le luminarie e le vie allestite fa da padrona Tropea la “Perla del Tirreno” nella Costa degli Dei, lanciando ogni anno la sua “sfida” a colpi di luci regalando un’atmosfera imperdibile tra le vie del centro: Via del Vischio e luminarie artigianali, vere e proprie opere d’arte, allestite in un itinerario di “Christmas trekking” che regala ai bambini e agli adulti la magia di una notte incantata.
Sempre nella Costa degli Dei, da alcuni anni, Nicotera si fa spazio con la Via del Vischio e le luminarie nel centro storico divenute motivo di attrazione con presenze di turisti di prossimità in visita durante le giornate delle festività natalizie. Un borgo medievale ricco di storia e tradizioni con la centrale piazza Garibaldi attrezzata di winebar e attività di ristoro, il tutto con un panorama mozzafiato affacciandosi dalla via Castello.
Le Vie del Vischio sono ormai presenti in varie città della Calabria. Molto ben allestite con luminarie. Molto visitare sono le Vie del Vischio di Rosarno, San Ferdinando, Brognaturo, Pizzo, San Giovanni in Fiore, Taurianova, Mesoraca, Lattarico, Amendolara, Longobucco e molte altre che attirano tanti turisti locali con famiglie che portano in visita i propri piccoli.
A Reggio Calabria, scelta dalla Regione Calabria per la festa di capodanno in diretta RAI, fa da cornice il Villaggio di Babbo Natale, uno spazio allestito con uno speciale ufficio postale, il laboratorio degli elfi, giochi a tema e dolcetti tipici. Sempre in provincia di Reggio Calabria, si passa per “Il Borgo Incantato di Gerace con “Winter Edition” che è anche tra I Borghi più Belli d’Italia, dove, in occasione del Natale, le famiglie con bambini possono assistere a una kermesse di spettacoli di artisti di strada, con giochi di luce e musica.
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