“Non abbiamo solo condiviso, ma abbiamo fatto di più, ci siamo confrontate, abbiamo ascoltato lamentele ataviche e abbiamo legiferato, non siamo state ferme con le mani in mano, non abbiamo fatto riunioni solo per sfoggiare la saggezza della politica ma abbiamo individuato, dopo aver ascoltato, e lo ribadisco, ascoltato, le donne e le associazioni che avevano bisogno immediato di sentirsi considerate, abbiamo individuato e messo in campo una serie iniziative per cercare di soddisfare al meglio le esigenze di tutte quelle persone a cui è rivolta questa legge, riteniamo questa la legge giusta, questa è la soluzione!”
È quanto afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali e alle Pari opportunità, Caterina Capponi, intervenendo nel merito delle dichiarazioni della consigliera Amalia Bruni sulla proposta di legge recante “Norme per il contrasto alla violenza di genere” e approvata dalla terza commissione del Consiglio regionale.
“I destinatari dei provvedimenti – prosegue – la pensano diversamente! Gli attacchi politici sferrati, solo perché si sta all’opposizione, sono deleteri, disorientano. Prima di sparare a zero, su un provvedimento che ha tutte le carte in regola per soddisfare finalmente a pieno le esigenze di un fenomeno che da troppo tempo ci tormentava, bisognerebbe osservare prima di giudicare, pensare invece di credere.
Ecco le azioni che il dipartimento ha messo in campo, con competenza, rigore tecnico e scientifico, che (è vero) non hanno tenuto conto delle istanze giunte dall’opposizione ma di chi aveva a cuore l’argomento.
Infatti, assieme alla proposta di legge, abbiamo previsto due azioni che andranno ad implementare tutto il percorso delle donne che hanno subito violenze di genere. Mi riferisco alla riproposizione della misura ‘Donne libere’, che vale 4,5 milioni di euro per la concessione di contributi ai Centri antiviolenza e alle case rifugio, e alla nuova misura ‘Concilia’, finanziata con una dotazione di 7 milioni 854 mila euro per promuovere una partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro, e sviluppare i servizi per la conciliazione tra vita e lavoro. Inoltre, l’accordo già stipulato con le Forze dell’Ordine è il fiore all’occhiello di questa nuova strategia che la Regione ha deciso di adottare. L’istituzione di ambienti confortevoli dove trattare, nell’immediato, il trauma è la chiave di svolta che farà la differenza.
Ed è per tutto questo che l’opposizione dovrebbe essere felice.
Ringrazio per il lavoro svolto il dipartimento regionale Salute e Welfare e la presidente della terza commissione consiliare ‘Sanità, Attività sociali, culturali e formative’, consigliera Pasqualina Straface”. |
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