Promuovere un turismo responsabile, per valorizzare e proteggere il territorio, questo l’ obiettivo chiave dell’incontro tenutosi nella Sala Verde della Cittadella regionale di Catanzaro, per presentare l’adesione dell’Ente per i Parchi Marini regionali (Epmr) alla Carta Europea del Turismo Sostenibile (Cets).
A tenere a battesimo l’importante percorso, accanto al commissario straordinario dell’Ente Parchi Marini regionale, Raffaele Greco, l’assessore regionale all’Ambiente e al turismo Giovanni Calabrese, il dirigente del Dipartimento Ambiente regionale Salvatore Siviglia, il dirigente dell’Unità operativa autonoma Valorizzazione e promozione del patrimonio naturale Roberto Cosentino, l’esponente del Dipartimento regionale Turismo Carlo Caridi e il consigliere nazionale di Federparchi Agostino Agostinelli. In collegamento anche il presidente del Consorzio di gestione dell’Amp Torre Guaceto Rocky Malatesta. I lavori sono stati introdotti e moderati dal direttore di Federparchi Italia Francesco Carlucci e il referente Cets dell’Ente Parchi Marini regionale Pietro Pileci.
La Cets è uno strumento riconosciuto a livello internazionale: mira a valorizzare le aree protette attraverso un turismo che rispetti l’ambiente, le comunità locali e le economie del territorio. L’adesione a tale strumento rappresenta una significativa crescita per l’Ente Parchi Marini regionale, che si proietterà su tutti i territori coinvolti, creando opportunità di sviluppo e di economia. “La finalità principale di questo primo forum – ha spiegato il commissario Greco – è quella di avviare un percorso che ci condurrà alla prestigiosa certificazione, che ci permetterà di inserire le aree dei parchi marini e le principali zone speciali di conservazione, attualmente sotto la nostra gestione, all’interno di una rete internazionale di destinazioni sostenibili. Questa rete oggi coinvolge circa 30 Paesi europei e 400 aree protette”. Il commissario ha ribadito l’importanza del circuito turistico innescato dalla Cets, che nel 2024 ha registrato oltre 83 milioni di visitatori, e il ruolo fondamentale dei comuni per ottenere la certificazione e avviare una seria pianificazione dei parchi marini. “Bisogna costruire partenariati territoriali efficaci – ha precisato Greco- in cui i comuni giocano un ruolo centrale: parliamo sia della fase di diagnosi territoriale, cioè l’identificazione dei fabbisogni, delle criticità e dei punti di forza, sia della successiva elaborazione delle strategie e delle proposte che la Cets richiede. È fondamentale che a questo processo partecipino anche gli operatori che vivono e lavorano sul mare e nella fascia costiera, perché solo così il turismo sostenibile potrà diventare un’opportunità concreta di sviluppo per le nostre comunità”.
Sulla stessa scia l’assessore Calabrese: “L’attenzione verso il turismo sostenibile rappresenta un’opportunità di sviluppo fondamentale per la Calabria. Siamo una regione che sta cambiando, che sta crescendo, che si sta presentando all’Italia e al mondo in modo completamente diverso rispetto al passato. Una regione che finalmente valorizza il proprio patrimonio naturale. La Calabria è fortunata: ha 800 chilometri di costa bagnata da un mare ancora incontaminato. Un mare che, come dicevo, è fondamentale per lo sviluppo turistico e occupazionale della nostra regione. Attraverso il turismo possiamo creare occupazione vera, stabile e di qualità. È un percorso lungo, ma non impossibile, quello che stiamo portando avanti con il presidente Occhiuto. Ci siamo prefissati degli obiettivi chiari e, passo dopo passo, li stiamo raggiungendo”. Anche il dirigente Siviglia: “Abbiamo intrapreso un’ottima sinergia con l’Ente Parchi Marini e i risultati si stanno notando. E’ necessario, infatti, che i vari settori regionali non lavorino più a comparti stagno, ma che intersechino le loro attività verso obiettivi comuni”. Sinergia è stata la parola chiave anche dell’intervento del dirigente Cosentino, il quale ha rimarcato come solo facendo squadra si possa perseguire la crescita della Calabria. Le conclusioni sono state affidate al consigliere nazionale di Federparchi, Agostinelli: “La Cets consente di fare turismo in modo intelligente, superando i limiti del turismo tradizionale e con l’attenzione rivolta anche a nuovi territori”.
Tanti gli amministratori locali che hanno preso parte all’evento; numerosi anche le associazioni e gli operatori turistici attivi nelle aree interessate. Tutti hanno dimostrato interesse verso questa importante certificazione, riconoscendo nell’ottenimento della stessa una nuova forma di crescita che consentirà di guardare all’ambiente e al territorio in modo nuovo e lungimirante. Gli incontri proseguiranno nei prossimi mesi: il secondo forum si terrà il 6 maggio a Bivona, nella sede operativa dell’Ente Parchi Marini regionale.