Proseguono gli incontri promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con il Museo Archeologico e la Biblioteca Pietro De Nava, sul tema “Nuovi orizzonti della ricerca tra Sicilia, Magna Grecia e Oriente” patrocinati dal Comune di Reggio Calabria, dal Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, dalla Sezione Ibico Reggio Calabria dell’Associazione italiana di Cultura Classica (AICC) e dal Liceo Classico “Tommaso Campanella di Reggio Calabria dedicati alla memoria di due illustri docenti di questo medesimo Liceo (Rosetta Neto e Ugo Martino). Dopo la lezione della Prof.ssa Grazia Vera Spagnolo dedicata alla città siceliota di Gela, giovedì 5 giugno alle ore 17,00 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca Civica il Prof. Fabrizio Mollo, Associato di archeologia classica presso il DICAM dell’ Università di Messina, particolarmente impegnato con i suoi scavi in terra di Calabria alla scoperta delle vestigia greche, terrà una lezione sul tema “l’impero tirrenico di Sibari in età arcaica (VIII e V secolo a.C.)” dedicata alla colonia fondata nella seconda metà del secolo VIII a.C. da coloni Achei che in un breve volger di anni conquistò la supremazia sulle altre città e alla quale si attribuisce un perimetro urbano di oltre 9 km e una popolazione di 300.000 abitanti. Per quanto questi dati siano non sempre veritieri è indubitabile che Sibari tra VIII e V escolo a.C. esercitò una egemonia che le consentì di creare quello che il prof. Mollo può a ragione definire “impero tirrenico”. La fine di questa egemonia, con la distruzione di Sibari, avvenne nel 510 a.C. nella famosa battaglia avvenuta sul fiume Traente nella quale Crotone sconfisse la città forse – secondo una tradizione che oggi potremmo definire una fake news – fin troppo ricca e abituata al lusso. Non a caso Sibarita, cioè abitante di Sibari, ancora oggi è un sinonimo di ozio, lussuria e sensualità.
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