Riflettori puntati, per la prima volta, sul quartiere Ciambra di Gioia Tauro, una delle realtà più degradate del Mezzogiorno. A visitarne le condizioni è stata oggi la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie, guidata dal presidente Alessandro Battilocchio, su iniziativa dell’onorevole Francesco Cannizzaro, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera.
Un quartiere simbolo di abbandono e degrado urbano, abitato da numerose famiglie rom e segnato da gravi carenze infrastrutturali, alta dispersione scolastica e fenomeni criminali. Battilocchio ha parlato di “una situazione non tollerabile nel 2025”, definendo la Ciambra “un pezzo d’inferno dove vivono oltre 170 bambini”. Il presidente ha ribadito l’impegno della Commissione a portare in Parlamento il grido d’allarme proveniente da questa parte dimenticata del Paese.
L’onorevole Cannizzaro, promotore della tappa calabrese della Commissione, ha dichiarato:
«Abbiamo voluto fortemente che la Ciambra entrasse nell’agenda nazionale. Il Comune non può farcela da solo: serve un intervento dello Stato, strutturale e deciso. Questo è solo l’inizio di un percorso che mira a ridare dignità alle famiglie e un futuro ai bambini».
Anche il sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella, ha sottolineato l’urgenza dell’intervento:
«La Ciambra è un ghetto che va eliminato. Le condizioni in cui vivono queste famiglie sono indegne di un Paese civile. Case che non sembrano case, niente acqua potabile, fognature inesistenti. Bisogna delocalizzare e integrare, per non perdere un’intera generazione».
Dopo aver toccato Arghillà a Reggio Calabria, la visita a Gioia Tauro conferma la volontà della Commissione di dare voce ai territori dimenticati. L’obiettivo ora è trasformare l’ascolto in azioni concrete, riportando la presenza dello Stato dove è più urgente.