“Quello che è accaduto alla pineta di Nicotera Marina, tra la notte di venerdì 25 e la mattina di sabato, 26 luglio scorso, non è un incidente. È l’ennesima ferita inferta al nostro territorio da anni di incuria, silenzi e promesse non mantenute. Un incendio devastante ha distrutto una parte preziosa della nostra vegetazione costiera, riducendo in cenere aree boschive che avrebbero potuto — e dovuto — essere salvate. Vi era stata peraltro un’avvisaglia poco più di un anno fa, quando sempre per un incendio, un’altra parte della pineta, per fortuna ridotta, era andata in fumo”.
A denunciare quanto accaduto alcuni giorni fa, nella pineta della frazione Marina è Antonio D’Agostino, ex consigliere comunale del gruppo Movi@Vento.
“La realtà – afferma – è dura, ma semplice: questa tragedia si poteva evitare. Da tempo associazioni ambientaliste, in testa Movimento 14 luglio e WWF, e il nostro gruppo consiliare di opposizione, avevano lanciato l’allarme. Da anni, si sollecitavano interventi urgenti di manutenzione in un’area che da oltre sessant’anni non riceveva alcuna cura. L’intero sottobosco era in condizioni disastrose: ramaglie secche, alberi caduti, un tappeto di materiale infiammabile pronto a trasformarsi in esca per le fiamme com’è poi avvenuto. Sempre il gruppo Movi@Vento si era premurato di individuare la proprietà della pineta, condivisa tra tre soggetti: due privati e il Demanio Marittimo dello Stato. Dopo le segnalazioni, solo uno dei due privati (la società I.T.I. s.p.a.) è intervenuta, ripulendo la parte di sua competenza e dimostrando almeno senso di responsabilità. Il resto è stato silenzio. E omissione”.
Eppure, ricorda l’ex consigliere, una delibera del consiglio comunale esisteva, “chiara e operativa (n.40 del 24/05/2018): approvava – dichiara – un protocollo d’intesa con il locale Consorzio di Bonifica Tirreno Vibonese, che contattato poi personalmente da me nel corso della passata consiliatura, si era detto disponibile a intervenire per ripulire e mettere in sicurezza l’area. Un’opportunità concreta, già votata, mai attuata. E a nulla sono valse le numerose interrogazioni in Consiglio comunale, se non a ricevere imbarazzate e contraddittorie dichiarazioni d’intenti. E perché non è stato imposto al secondo privato, con i poteri di cui ogni sindaco dispone, di eseguire anch’esso le operazioni di pulizia? Perché? Per quale motivo l’amministrazione ha scelto la strada dell’inerzia, del rinvio, della dimenticanza? Questa non è solo una mancanza amministrativa. È un atto di grave irresponsabilità verso l’ambiente, verso i cittadini e verso le generazioni future. La pineta marina non è solo un polmone verde, ma parte integrante della nostra identità, del nostro paesaggio e del nostro patrimonio naturale. Oggi ci troviamo a piangere i danni di un incendio che era annunciato, e per il quale erano già disponibili strumenti, mezzi e alleanze operative. Non è più il tempo delle giustificazioni. È il tempo delle assunzioni di responsabilità. Chiediamo che vengano accertate tutte le omissioni, che vengano individuati i responsabili del mancato avvio degli interventi di manutenzione, e che si dia finalmente seguito alle delibere approvate. Non si può continuare a lasciare che le decisioni politiche rimangano lettera morta, mentre il nostro territorio va letteralmente in fumo. La pineta marina merita rispetto, tutela e azioni concrete. Non altre promesse”.
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