“L’Autunno nell’anima” di Caterina Sorbara è una sorta di “diario poetico” dal maggio 2016 al dicembre 2021, dallo stile semplice e immediato che riesce a penetrare nell’anima del lettore.
La Sorbara lo fa con grazia, con attenzione, regalando emozioni forti e coinvolgenti, anche quando sembra stare un passo indietro, anche quando si chiude un po’ in sé o usa versi ermetici.
Ciò che colpisce delle liriche della Sorbara è lo spirito con cui affronta temi, emozioni, sensazioni.
L’autunno è fortemente presente, come lo si evince dal titolo.
Stagione cara a molti poeti, dove le foglie ingiallite danzano nell’aria e il rosso del tramonto dondola sullo Stromboli o sulle chiome degli ulivi, divenendo musa.
La poetessa fa compiere al lettore un viaggio intimo nella sua anima, riportando immagini di luoghi, il suo relazionarsi alla natura, alle persone, al dolore, alla gioia, alla morte, alla vita in tutti i suoi aspetti.
La sua anima fa poi da specchio che riflette emozioni e il lettore potrà accogliere dentro di sé i suoi pensieri, le sue parole e le sue riflessioni.
In un mondo dominato dal freddo del dolore, dall’orrido della tecnologia esasperata, in cui sprofonda l’umanità dell’uomo, solo la poesia può far riscoprire le emozioni, il calore, la dolcezza e il battito del cuore perché il mondo, oggi più che mai, ha bisogno della poesia. Per riscoprire un “Nuovo
Un dipinto dell’artista Giusy Gaglianò “Gioia Selvaggia” impreziosisce la silloge che l’autrice dedica a Luigi Mamone, meraviglioso poeta, grande giornalista, avvocato e scrittore, che ha fatto della sua vita un lungo canto di impegno culturale e sociale.
La silloge della Sorbara è stata presentata ieri sera a Melicucco presso il Giardino San Francesco.
Ha aperto l’evento il sindaco di Melicucco Francesco Nicolaci, che si è soffermato sull’importanza della cultura, volano di sviluppo del territorio, ed in particolare sull’importanza dei libri e della lettura, nutrimento dell’anima e della mente.
Subito dopo ha dialogato con l’autrice la dott.ssa Rosa Luppino.
Dal dialogo è emerso che per l’autrice la poesia è autenticità assoluta, è desiderio di trasmettere sentimenti ed emozioni è luce che rischiara le tenebre.
La poesia ha un potere evocativo, riporta al cuore il passato con i suoi profumi, i suoi sorrisi e le sue magie. Nella poesia è l’anima che si esprime attraverso i versi. Scrivere è baciare con la mente.
L’autrice ha ricordato la figura di Luigi Mamone a cui la silloge è dedicata.
Tanti sono stati gli interventi da parte del numeroso, attento e qualificato pubblico.
L’evento rientra nella I° Rassegna Letteraria Città di Melicucco “Incontri Letterari”, in collaborazione con il Servizio Civile Universale e il Laboratorio di Lettura Insieme; ed è stato impreziosito dalle opere dell’artista Antonella Minasi e dei suoi allievi: Stella Chindamo, Andrea Meleca, Francesca Bruzzese, Mammoliti Maria Nicol, Giuseppe Sbaglia, Adriana Lemma, Mazzone Sofia e Giovinazzo Daria.
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