L'EMERGENZA A NICOTERA HA UN NOME: SINDACO MARASCO. Dopo le querele contro chi denunciava, ora parlano i magistrati. L'EMERGENZA A NICOTERA HA UN NOME: SINDACO MARASCO. Dopo le querele contro chi denunciava, ora parlano i magistrati.

L’EMERGENZA A NICOTERA HA UN NOME: SINDACO MARASCO. Dopo le querele contro chi denunciava, ora parlano i magistrati.

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<L’EMERGENZA A NICOTERA HA UN NOME: SINDACO MARASCO. Dopo le querele contro chi denunciava, ora parlano i magistrati.>

Queste affermazioni sono di Francesco Chirico, un nicoterese che lavora negli uffici della Regione Piemonte, capace di scuotere da lontano le coscienze sopite di molti emigrati e residenti, pubblicando post intelligenti e pieni di significato, dimostrando di saper usare i social come strumento di discussione e diffusione, riuscendo a stimolare il dibattito e il risveglio di molti. Chirico, da tempo, punta il dito contro le storture comunali, le contraddizioni e i limiti del Sindaco Marasco il quale, non sapendo reggere il gioco del confronto democratico, sfoga la sua ira bloccando chi lo critica sui social, finanche querelando a destra e a manca.

Prosegue Chirico, puntando il dito contro la recente e tardiva ordinanza sindacale che ha posto un indiscriminato divieto all’agricoltura. <L’ordinanza n. 18 del 27 ottobre 2025 non è un atto di prevenzione: è la prova scritta di una colpa politica. Arriva dopo due anni di silenzi, dopo denunce ignorate, dopo allarmi scientifici minimizzati e — fatto gravissimo — solo a seguito dell’intervento della Procura. Nicotera non è stata difesa. Nicotera è stata abbandonata.

Mentre il mare veniva avvelenato da scarichi fognari e nutrienti da coltivazioni intensive, mentre i turisti si tuffavano tra le alghe della vergogna, mentre le famiglie si ammalavano respirando odori di fogna, il Sindaco negava, derideva, ostacolava, minacciava querele. Oggi gli atti giudiziari rendono evidente quanto in molti avevano già compreso: la vera emergenza di Nicotera non sono le alghe, non sono i fossi, non è l’estate perduta.>

Chirico stende un fendente dritto nel cuore del problema che affligge Nicotera accusando che <La vera emergenza era — ed è — Marasco. Un sindaco che agisce solo quando la Magistratura bussa non protegge: si protegge. Un sindaco che firma ordinanze solo dopo i sequestri non governa: rincorre il disastro che ha lasciato esplodere. Un sindaco che attacca chi denuncia non serve il popolo: lo tradisce. La salute pubblica è stata compromessa, l’ambiente devastato, la fiducia calpestata. E ora ciò che resta della “politica” necessariamente diventa materia di GIUSTIZIA PENALE. E la storia ricorderà chiaramente: nel momento più buio della nostra comunità, il problema non era il mare. Il problema sedeva al Municipio. Il problema aveva un nome: Giuseppe Marasco. E aveva complici.>

Conclude Francesco Chirico con un atto d’accusa <Chi ha taciuto, chi ha coperto, chi ha voltato la testa dall’altra parte porta la stessa responsabilità morale e politica di Marasco e dovrà rispondere penalmente.>

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